Sottomarini nucleari USA schierati vicino alla Russia, Trump conferma: “Sono dove devono essere”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato pubblicamente il dispiegamento di sottomarini nucleari statunitensi nelle vicinanze del territorio russo. Parlando ieri ai giornalisti, il capo della Casa Bianca ha dichiarato che i sommergibili sono "già nella regione, dove dovrebbero essere", senza però fornire dettagli sulla loro posizione o sullo stato operativo. L’annuncio arriva pochi giorni dopo una sua dichiarazione su Truth Social, datata 1° agosto, in cui aveva annunciato di aver ordinato il dispiegamento di due sottomarini a propulsione nucleare come misura di precauzione.
La decisione di dispiegare questi sistemi d'arma sarebbe stata presa in risposta a recenti dichiarazioni rilasciate da Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, che ha evocato la possibilità di un conflitto nucleare facendo riferimento al sistema sovietico automatico di risposta noto come "Dead Hand". Trump, in replica, ha lanciato un avvertimento diretto a Medvedev, esortandolo a "guardarsi dalle parole".
Il presidente USA ha ribadito inoltre che le unità sottomarine statunitensi dispiegate al largo della Russia hanno lo scopo di mantenere alta la pressione diplomatica e strategica. Sebbene non sia stata specificata la classe dei sottomarini coinvolti, fonti della difesa ritengono probabile si tratti di unità della classe Ohio, dotate di missili balistici intercontinentali Trident e impiegate nella deterrenza nucleare continua della Marina USA.
Il dispiegamento rappresenta un’escalation evidente nella deterrenza militare statunitense e ha trovato riscontro anche nei commenti di Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del Presidente ucraino, secondo cui "la pace attraverso la forza" rimane una strategia efficace. Yermak ha anche sottolineato come la presenza americana abbia coinciso con un calo della retorica aggressiva da parte russa.
Da Mosca è giunta infatti una prima reazione attraverso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha dichiarato: "La Russia è molto attenta al tema della non proliferazione nucleare. E riteniamo che tutti debbano essere estremamente, estremamente cauti con la retorica nucleare". Ha poi aggiunto che Mosca non intende alimentare polemiche con Trump, minimizzando l’impatto delle sue affermazioni e ricordando che "era chiaro che i sottomarini americani fossero già in servizio di combattimento".
Peskov ha anche affermato di attendere con ansia la visita dell'inviato statunitense Witkoff, prevista per la fine di questa settimana, ritenendola "importante, sostanziale e utile".