Sospesa da scuola perché “indossa un vestito provocante”

Indossare abiti troppo sensuali può essere un problema anche se si è studentesse in Canada, Paese certamente non arretrato per quanto riguarda i diritti civili. Una studentessa, infatti, è stata sospesa dalla scuola perché accusa di aver indossato un abito troppo sexy, che secondo i funzionari dell'istituto distraeva gli altri studenti. La giovane Lauren Wiggins tuttavia non si è fatta intimidire e ha replicato di aver subito un'ingiustizia, perché nessuna ragazza dovrebbe essere giudicata per i vestiti che sceglie di indossare.

In una lettera aperta inviata al preside della scuola l'adolescente ha rivendicato la sua scelta e sottolineato come, evidentemente, esistano regole diverse e discriminatorie per le donne. A nessuno studente di sesso maschile, infatti, è mai capitato di essere sospeso solo per l'abbigliamento: "E se un ragazzo viene distratto dalla visione della mia schiena – scrive Lauren – è giusto che venga mandato a casa e rifletta sul suo autocontrollo".
"Non è giusto che nei confronti delle donne si utilizzino certi pregiudizi. Il fatto che figure autorevoli di sesso maschile si arroghino il diritto di imporre alle donne in che modo vestirsi è inaccettabile. La scuola è l'elemento centrale nella vita di un adolescente ed è suo compito fornire ai ragazzi gli elementi per imparare a relazionarsi correttamente con gli altri, a prescindere dal loro abbigliamento". La ragazza poi arriva a sfidare direttamente il suo preside: "No, non accetto la sua imposizione di coprirmi la schiena e le spalle, perché non le ho mai lasciate scoperte con lo scopo di sedurre nessun uomo".