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Siria, Delnevo “reclutava combattenti islamici”: ipotesi della Procura

Il genovese di 24 anni morto in Siria combattendo a fianco dei ribelli sarebbe stato un reclutatore. È una delle ipotesi di reato formulata dal Tribunale di Genova.
A cura di Biagio Chiariello
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Giuliano Ibrahim Delnevo sarebbe stato un reclutatore. E' una delle ipotesi di reato della Procura distrettuale di Genova a carico del giovane di 24 anni morto in Siria combattendo a fianco dei ribelli che combattano contro Assad. Delnevo, secondo quanto si apprende, avrebbe compiuto opera di reclutamento utilizzando anche le prediche sul web e attraverso un blog. Insieme al ragazzo genovese sono indagati anche tre maghrebini e un altro cittadino italiano convertito all'Islam. Le indagini coordinate dai pm distrettuali Silvio Franz e Nicola Piacente sono affidate alla sezione terrorismo della digos di Genova.

Intanto in un’intervista a Repubblica il padre di Giuliano Ibrahim ha sottolineato che il figlio è morto salvando un amico somalo. Ad avvertirlo il comandante della sua brigata. Il ragazzo era partito per la Siria “più di sei mesi fa, senza avvertirmi, perché per lui, mi ha spiegato, difendere le donne e i bambini dall’aggressione era una missione”. Il signor Carlo Delnevo ha affermato che quello col figlio era "un rapporto splendido, e io sono orgoglioso di lui, è morto da eroe per salvare un amico”. L’uomo spiega di aver sentito per l’ultima volta il figlio “il giorno prima che l’uccidessero. Lui era lì a dire: ‘papà io mi sento realizzato qui, ma ti devo lasciare perchè i nemici sono a pochi metri' ”.

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