“Siamo turisti ma ci hanno mandato al fronte”, indiani fermati in Russia e costretti ad arruolarsi
Credevano di poter trovare un lavoro e un futuro fuori dal proprio Paese ma una volta arrivati in Russia sono finiti in un vero e proprio incubo, costretti ad arruolarsi a forza e infine inviati al fronte in Ucraina. È l’incredibile calvario di un gruppo di giovani indiani che questa settimana è riuscito a lanciare un appello video sui social per chiedere un aiuto e l'intervento del proprio governo per tornare a casa.
I sette ragazzi, cinque dal Punjab e due dall'Haryana, sostengono di essere arrivati in Russia con un visto turistico a cavallo del Capodanno scorso pur ammettendo che lo scopo era quello di trovare un lavoro. I giovani indiani hanno raccontato di essere stati ingannati dal loro contatto che li ha portati in Bielorussia dove sono stati arrestati senza documenti validi e quindi consegnati alle autorità russe.
"La polizia ci ha consegnato alle autorità russe, che ci hanno fatto firmare dei documenti", ha detto uno degli uomini nel video, identificato come Gagandeep Singh. A questo punto l’arruolamento e l’addestramento militare forzato per evitare il carcere. La rassicurazione era che sarebbero stati destinati a compiti di retroguardia ma infine, nei giorni scorsi, sarebbe stato comunicato loro che sarebbero andati in prima linea in Ucraina.
“Ci era stato detto che dovevamo lavorare solo come aiutanti. Ma ci hanno arruolato per l’addestramento su armi e munizioni e si stanno preparando a mandarci in Ucraina. Ci hanno fatto morire di fame e ci hanno portato via i telefoni”, ha detto uno di loro in uno dei video circolato online e diffuso dai media indiani.
“L’esercito russo ci dice che potremo ripartire solo dopo un anno. Ci chiedono di aiutarli a vincere la guerra ma potremmo non sopravvivere” hanno aggiunto i ragazzi che hanno una età tra i 21 e i 24 anni. “Ci sono molti indiani bloccati in Ucraina o in Russia. Chiediamo all'ambasciata indiana e al governo indiano di aiutarci. Questo potrebbe essere il nostro ultimo video, ci stanno mandando nella zona di guerra in Ucraina” hanno aggiunto in un altro filmato diffuso il 4 marzo.
Il loro caso in effetti non sarebbe isolato. È noto il caso di alcuni indiani uccisi al fronte in Ucraina dopo essere stati arruolati mentre cercavano lavoro in Russia. In molti casi si tratta di giovani a cui sarebbe stato detto che avrebbero servito nelle retroguardie e in gruppi di logistica prima di essere mandati in prima linea a scavare trincee e a trasportare munizioni e mitragliatrici.
La stessa sorte è toccata a diversi Nepalesi, attirati con la scusa di un lavoro e poi arruolati a forza. Un problema così diffuso che ha spinto il governo del Paese asiatico a vietare ai cittadini di lavorare in Russia o Ucraina. Le denunce dei familiari in patria parlano di reclutatori che convincono persone povere con la scusa di lavori ben pagati in diverse parti del mondo ma che invece li portano in Russia dove vengono arruolati a forza per un anno sotto la minaccia del carcere.