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Scontri armati tra milizie rivali a Tripoli, Tajani: “Stabilizzazione della Libia è una priorità”

Ancora violenze e combattimenti tra milizie rivali in Libia: gli scontri sono scoppiati lunedì sera dopo l’arresto di un comandante della Brigata 444, e il bilancio finora è di 27 morti e oltre cento feriti. Il ministro Tajani ha fatto sapere di seguire con attenzione la situazione a Tripoli.
A cura di Annalisa Girardi
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È un bilancio tragico, quello degli scontri armati tra due milizie scoppiati lunedì sera a Tripoli: 27 morti e oltre un centinaio di feriti. La Libia torna teatro di combattimenti dopo che il comandante della Brigata 444, Mahmoud Hamza, è stato arrestato dalle Forze speciali di deterrenza Rada, gruppo rivale, all'aeroporto della capitale: il suo rilascio in un primo momento era riuscito a mettere in pausa gli scontri, che però sarebbero ricominciati poco dopo.

Si tratta di un'escalation delle violenze arrivata dopo alcuni mesi di relativa tranquillità, anche se dalla rivoluzione del 2011, che ha portato alla caduta del dittatore Muammar Gheddafi, la Libia non ha mai conosciuto un periodo di effettiva pace e stabilità. Da un decennio è in corso una guerra civile che alterna momenti di stallo a nuove esplosioni delle violenze tra le forze rivali.

Secondo il ministero della Sanità libico durante gli scontri gli abitanti di Tripoli sono rimasti intrappolati nelle loro case e per loro era "impossibile sfuggire alle violenze". I feriti sarebbero più di cento. Il ministero ha chiesto alle parti rivali di permettere alle ambulanze e alle squadre di soccorso di poter passare tra le vie della città per dare assistenza a chi rimaneva colpito.

Secondo il media AddressLibya "a causa della situazione critica della sicurezza, le compagnie aeree hanno trasferito i loro aeromobili dall'aeroporto Mitiga di Tripoli a quello di Misurata". I voli diretti tra Italia e Libia dovrebbero riprendere proprio tra qualche settimana, dopo essere rimasti sospesi per oltre dieci anni.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato quanto sta accadendo affermando che "il governo segue con attenzione la situazione a Tripoli" e ha fatto sapere di aver parlato con la ministra degli Esteri libica Najla Elmangoush. "La priorità dell'Italia resta la stabilizzazione della Libia, senza violenza né interferenze, e avviare un percorso verso elezioni democratiche", ha aggiunto il titolare della Farnesina.

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