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Guerra in Ucraina

Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, liberate 108 donne catturate ad Azovstal

Ci sono mogli, sorelle e madri tra le 108 donne ucraine liberate ieri come parte di uno scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. Erano state catturate durante l’assalto dei russi alle acciaierie Azovstal a Mariupol.
A cura di Ida Artiaco
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Hanno potuto riabbracciare i propri commilitoni, i compagni, i figli e le famiglie, 108 donne ucraine che erano state catturate dai russi nelle acciaierie Azovstal, a Mariupol, nel Sud del Paese, prese d'assalto dai russi lo scorso maggio.

La liberazione delle donne fa parte del primo scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev, secondo il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak.

Tra loro ci sono 11 ufficiali, 85 soldatesse e sergenti e 37 prigioniere di guerra dallo stabilimento di Azovstal, l'acciaieria di Mariupol che è stata sotto assedio per settimane durante l'estate. Altre 12 donne sono civili.

Yermak ha aggiunto che tra quelle scambiate vi sono anche donne "imprigionate illegalmente prima dell'invasione su larga scala".

Testimoni hanno raccontato che la liberazione delle prigioniere è avvenuto in un punto nel Sud dell'Ucraina già usato per questo tipo di scambi, dove entrambe le parti da tempo hanno accettato di rispettare una tregua localizzata e di non sparare. Le donne sono scese da autobus su cui campeggiava la famosa "Z" simbolo dei russi.

Alcune di loro hanno riferito di essere state torturate con corrente elettrica e picchiate con martelli.

Una delle donne liberate, la dottoressa Viktoria Obidina, ha detto che fino all'ultimo momento il gruppo non aveva idea che sarebbero state oggetto di scambio. "La prima cosa che farò sarà andare da mia figlia che ha solo 4 anni", ha spiegato al The Guardian.

Secondo il quotidiano Kyiv Independent, si tratta del più grande scambio dal 21 settembre, quando 215 prigionieri di guerra, inclusi molti difensori dell'Azovstal, erano stati riportati a casa.

Yermak ha detto che questo ultimo negoziato è stato molto complicato e che in parecchie occasioni ha rischiato di saltare. In cambio la Russia ha riavuto indietro 110 uomini, dei quali però non si conosce l'identità.

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