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Guerra in Ucraina

Ucraina, sanzioni ai criminali di Bucha ed embargo al petrolio russo: il sesto pacchetto dell’Ue contro Mosca

Sanzioni ai criminali di guerra di Bucha e Mariupol, Sberbank fuori da Swift, divieto per alcune emittenti russe di trasmettere in Ue, stop alle consulenze europee alle imprese russe ed embargo del petrolio. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, che dovrà ora essere approvato dal Consiglio Ue.
A cura di Annalisa Girardi
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Sanzioni ai vertici militari, responsabili dei crimini di guerra a Bucha e Mariupol; esclusione dal sistema Swift della principale banca russa Sberbank; divieto per alcune emittenti russe di trasmettere in Unione europea; stop alle consulenze da parte dell'Ue alle società russe; embargo al petrolio russo. Ecco le misure che la Commissione europea ha inserito nel suo sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca, che ora dovrà essere approvato dagli Stati membri. Le ha presentate la presidente Ursula von der Leyen alla plenaria del Parlamento europeo. "Il futuro dell'Europa lo scriviamo in Ucraina. Vogliamo che l'Ucraina vinca questa guerra. E dopo dovrà essere ricostruita: lavoriamo anche a un pacchetto Recovery per i nostri amici ucraini", ha detto.

I militari responsabili di Bucha e Mariupol nella black list dell'Occidente

La prima misura annunciata riguarda i vertici militari responsabili dei crimini di guerra commessi a Bucha e Mariupol: anche i loro nomi saranno scritti nella black list dell'Occidente e saranno quindi esposti alle sanzioni. "Stiamo inserendo nella lista dei sanzionati alti ufficiali militari e altre persone che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell'assedio disumano della città di Mariupol. Questo invia un altro segnale importante a tutti gli autori della guerra del Cremlino: sappiamo chi siete e sarete giudicati. Non la passerete liscia", ha messo in chiaro von der Leyen.

Sberbank e altre due banche russe fuori da Swift

La seconda misura consiste nell'esclusione della principale banca russa, Sberbank, insieme ad altri due istituti, dal sistema Swift in modo da isolare ulteriormente la finanza russa. "Oggi escludiamo da Swift Sberbank, di gran lunga la più grande banca della Russia, e altre due grandi banche. Con questo, colpiamo le banche che sono cruciali per il sistema finanziario russo e la capacità di Putin di creare distruzione. Questo solidificherà il completo isolamento del settore finanziario russo dal sistema globale", ha spiegato la presidente della Commissione.

Vietato trasmettere in Ue a tre emittenti russe

Per colpire la propaganda russa, Bruxelles ha anche intenzione di vietare a tre emittenti di trasmettere all'interno dell'Unione europea. Von der Leyen ha annunciato: "Oggi blocchiamo tre grandi emittenti russe. Non sarà più permesso loro di distribuire i loro contenuti nell'Ue, in qualsiasi forma, sia via cavo, via satellite, su internet o tramite applicazioni per smartphone. Questi canali televisivi amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie".

Stop alle consulenze per le imprese russe

Una quarta misura riguarda le consulenze finora offerte alle imprese russe da parte di attori europei: "Inoltre il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor europei. E questo ora finirà. Stiamo vietando la fornitura di questi servizi alle aziende russe", ha detto von der Leyen.

L'embargo al petrolio dalla Russia

Infine, l'embargo graduale al petrolio russo. "Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d'importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato. Quando i leader si sono incontrati a Versailles, hanno concordato di eliminare gradualmente la nostra dipendenza dall'energia russa. Nell'ultimo pacchetto di sanzioni, abbiamo iniziato con il carbone. Ora stiamo affrontando la nostra dipendenza dal petrolio russo. Cerchiamo di essere chiari: non sarà facile. Alcuni Stati membri sono fortemente dipendenti dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente farlo", ha fatto sapere von der Leyen. E ha aggiunto: "Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l'impatto sui mercati globali. Elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell'anno".

La ricostruzione dell'Ucraina

La presidente della Commissione europea ha poi concluso spiegando come Bruxelles abbia "una responsabilità molto speciale nei confronti dell'Ucraina" e che per questo debba aiutarla alla ricostruzione del Paese. "Il primo passo è il soccorso immediato. Si tratta di un sostegno economico a breve termine per aiutare gli ucraini a far fronte alle conseguenze della guerra, ad esempio con il nostro pacchetto di assistenza macrofinanziaria e con il sostegno diretto al bilancio ucraino. Inoltre, abbiamo recentemente proposto di sospendere per un anno tutti i dazi sulle esportazioni ucraine verso la nostra Unione. Sono sicura che il Parlamento europeo sosterrà questa idea. Ma questo non è sufficiente. Il Pil dell'Ucraina dovrebbe diminuire dal 30% al 50% solo quest'anno. E il FMI stima che, da maggio in poi, l'Ucraina abbia bisogno di 5 miliardi di euro ogni mese, semplicemente, per mantenere il Paese in funzione, pagare le pensioni, gli stipendi e i servizi di base. Dobbiamo sostenerli".

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