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Russia-Ucraina, Stoltenberg (Nato): “Prepararsi a una lunga guerra”. Putin: “Noi pronti a dialogare”

Il segretario generale della Nato: “Tutti desideriamo una pace rapida ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere: se il presidente Volodymyr Zelenskiy e gli ucraini smetteranno di combattere, il loro Paese non esisterà più. Se il presidente Putin e la Russia depongono le armi, avremo la pace”.
A cura di Davide Falcioni
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Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha avvertito che la guerra in Ucraina sarà ancora lunga. In un'intervista rilasciata al gruppo mediatico tedesco Funke il leader dell'Alleanza Atlantica ha dichiarato: "La maggior parte dei conflitti dura più a lungo del previsto. Dobbiamo quindi prepararci per una lunga guerra in Ucraina".

Le speranze dell'avvio di una trattativa di pace erano legate all'esito della controffensiva di Kiev, che tuttavia si sta concludendo con scarsi risultati dal punto di vista strategico. È anche per questo che il conflitto proseguirà a lungo: "Tutti desideriamo una pace rapida", ha detto Stoltenberg, "ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere: se il presidente Volodymyr Zelenskiy e gli ucraini smetteranno di combattere, il loro Paese non esisterà più. Se il presidente Putin e la Russia depongono le armi, avremo la pace".

Sulle ambizioni dell’Ucraina di aderire all’Alleanza Atlntica Stoltenberg è stato chiaro: "Non c’è dubbio che l’Ucraina alla fine entrerà nella NATO". Infatti "quando questo conflitto finirà, avremo bisogno di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Altrimenti la storia potrebbe ripetersi", ha aggiunto. Al vertice Nato di luglio a Vilnius, i leader dell'alleanza hanno convenuto che l’Ucraina potrebbe aderire una volta soddisfatte determinate condizioni, e funzionari statunitensi e tedeschi hanno chiarito che queste includerebbero l’attuazione da parte di Kiev di riforme per proteggere la democrazia e lo stato di diritto.

Putin: "Noi non rifiutiamo mai di parlare"

Le dichiarazioni di Stoltenberg arrivano all'indomani di quelle di Putin, secondo cui se l'Ucraina vuole parlare con la Russia per fermare la guerra, Kiev deve inviare un segnale che Mosca non ha ancora ricevuto. Durante un incontro con il collega bielorusso Alexander Lukashenko Putin ha proposto una serie di metafore sul ballo e l'Ucraina, dopo che il segretario di Stato Antony Blinken aveva detto che, per avviare negoziati, "bisogna essere in due a ballare il tango".

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"Il tango è una bella danza, ma gli ucraini non devono dimenticare come si balla il gopak. Altrimenti balleranno sulla musica degli altri", ha risposto ora Putin, citando un ballo tradizionale ucraino. E ha ripetuto di essere aperto al dialogo con Kiev, ma che non vi è alcun segnale dall'altra parte. "Gli americani non sanno ballare il tango ", ha proseguito il capo del Cremlino, citato dalla Tass, accusando Washington di voler "risolvere tutti i problemi da una posizione di forza", con sanzioni e minacce di uso della forza. "Vogliono insegnare agli altri i passi, ma loro stessi non li conoscono e non vogliono impararli", ha detto ancora.

"Ho già detto che noi non rifiutiamo mai di parlare. Se l'altra parte è disponibile, lo dica apertamente… dall'altra parte non si è sentito nulla", ha dichiarato Putin.

Drone colpisce deposito d petrolio in Russia

Nel frattempo continuano i combattimenti. La scorsa notte un drone ha attaccato un deposito petrolifero nel sud-ovest della Russia, nella regione di Oryol, causando un enorme incendio visibile anche a molti chilometri di distanza, come mostra un video pubblicato su Telegram dal sito Mash. Il governatore Andriy Klychkov ha dichiarato che intorno alle 3.50 un drone "è caduto" sul territorio della città, su un "oggetto non residenziale". Successivamente ha affermato: "L'incendio di un serbatoio di carburante sul territorio dell'impianto industriale del distretto ferroviario della città di Orla è stato estinto, non ci sono vittime", ha detto, citato da Unian.

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