Russia, crolla una diga in una miniera d’oro: almeno quindici morti

Almeno quindici persone sono morte e altre diciassette sono rimaste ferite a causa del cedimento di una diga situata nella regione siberiana di Krasnoyarsk, nella Russia orientale. Il bilancio conta anche almeno dieci dispersi. La tragedia è avvenuta è avvenuto alle 2.00 ora locale di sabato notte (le 20 ora italiana di venerdì), quando ha ceduto la paratia della diga artificiale di Shetinkino, sul fiume Seiba. Stando a quanto riferito dai media russi il bilancio è molto pesante e soprattutto non definitivo.

I lavoratori erano impegnati nell'attività di estrazione dell'oro in una miniera: il crollo dell'argine ha causato l'allagamento di diverse abitazioni utilizzate dal personale di servizio e situate in prossimità del complesso. Al momento sul posto sono impegnate circa 270 persone e oltre 50 tra veicoli di terra ed elicotteri che stanno lavorando per riportare la situazione alla normalità e cercare superstiti. Il governatore regionale Alexander Uss ha dichiarato in tv che circa 80 persone vivevano nell'insediamento temporaneo.

Sul dramma è stata aperta un'inchiesta e gli inquirenti sono già al lavoro per stabilire le cause del crollo: secondo le autorità l'ipotesi più probabile è quella un cedimento strutturale della diga, dovuto al suo deterioramento, anche se andrà accertato se ci siano state responsabilità umane in particolare in merito al rispetto delle norme sulla sicurezza dei lavoratori previste dalla legislazione russa. Inoltre, come ha dichiarato il presidente della regione di Krasnoyarsk, è stato già accertato che in fase di costruzione la diga di Shetinkino sarebbe stata oggetto di numerose trasgressioni.