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Conflitto Israelo-Palestinese

Raffica di razzi da Rafah verso il centro di Israele. Hamas: “Risposta ai massacri contro i civili”

Una raffica di razzi è stata lanciata dalla Striscia di Gaza verso il centro di Israele, che è stata costretta ad attivare il sistema di difesa missilistico Iron Dome. Si registra un solo ferito.
A cura di Davide Falcioni
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Non accadeva da quasi sei mesi: una raffica di razzi è stata lanciata dalla Striscia di Gaza verso il centro di Israele, che è stata costretta ad attivare il sistema di difesa missilistico Iron Dome. Le sirene d'allarme hanno suonato a Herzliya, Kfar Shmaryahu, Ramat Hasharon, Tel Aviv, Petah Tikva e in diverse comunità più piccole.

Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato che "8 razzi sono stati lanciati dall'area di Rafah nel sud della Striscia" verso il centro di Israele. Il lancio è stato rivendicato da Hamas. Le Brigate Qassam – il braccio armato del partito palestinese – in un comunicato ripreso da Al Jazeera hanno rivendicato il l'attacco, parlando di una "risposta ai massacri sionisti contro i civili". Secondo i media locali  si sono udite quindici esplosioni nella zona di Tel Aviv. Schegge di missili sono cadute in due punti nella città centrale israeliana di Ra'anana e tra le città di Petah Tikva e Bnei Brak. Ad Herzliya una persona è rimasta ferita da una scheggia, secondo il servizio di emergenza Magen David Adom.

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Karim Khan: "Insensato dire che paragono Israele ad Hamas"

Nel frattempo il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, nel corso della sua prima intervista da quando ha annunciato la richiesta di mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa Yoav Gallant e tre leader di Hamas, ha respinto come "insensate" le accuse secondo cui avrebbe equiparato le azioni di Israele e quelle di Hamas. "Non sto dicendo che Israele con la sua democrazia e la sua Corte suprema sia simile a Hamas, ovviamente no. Non potrei essere più chiaro: Israele ha tutto il diritto di proteggere la sua popolazione e di riprendere gli ostaggi. Ma nessuno ha la licenza per commettere crimini di guerra o crimini contro l'umanità. I mezzi che usiamo ci definiscono", ha dichiarato Khan al britannico Sunday Times.

La testata britannica riporta che Khan porta con sé un braccialetto blu con la scritta "Bring Them Home", che chiede la restituzione degli ostaggi israeliani, insieme a una piastrina dedicata all'ostaggio più giovane, Kfir Bibas, che aveva solo nove mesi. "Ma non esiste il monopolio sulla sofferenza. Ci sono bambini palestinesi che muoiono e non possiamo avere doppi standard", ha aggiunto il procuratore. Khan ha poi ammonito che se i mandati verranno emessi, il mondo avrà la responsabilità di farli rispettare. "Se gli Stati non si fanno avanti, ciò avrà implicazioni enormi", ha sottolineato. "La Cpi e' la loro figlia – io sono solo la sua tata o un aiutante assunto. Possono scegliere se prendersi cura di questa bambina o essere responsabili del suo abbandono".

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