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Guerra in Ucraina

Prigozhin, ora interviene il Cremlino: “Una menzogna che Putin abbia ordinato di ucciderlo”

È una “assoluta menzogna” che il presidente Putin abbia ordinato l’uccisione di Yevgeny Prigozhin. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, due giorni dopo lo schianto dell’aereo in seguito al quale sarebbe morto il capo della Wagner.
A cura di Susanna Picone
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Dopo l’intervento di ieri del presidente Vladimir Putin, è oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a tornare a parlare della morte del capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin avvenuta due giorni fa in seguito allo schianto in Russia dell’aereo su cui viaggiava. E ne ha parlato definendo una “assoluta menzogna” l’ipotesi che possa essere stato proprio Putin a ordinare l'uccisione di Prigozhin.

Ipotesi che dal momento in cui si è diffusa la notizia dell’incidente aereo non è stata esclusa da più parti. "Ora ovviamente – ha detto Peskov, citato dall'agenzia Tass – ci sono molte speculazioni su questo incidente aereo e sulla tragica morte dei passeggeri dell'aereo, incluso Yevgeny Prigozhin. Naturalmente, in Occidente, tutte queste speculazioni vengono proposte da una certa angolazione. Tutto questo è una menzogna assoluta", è il commento del portavoce del Cremlino.

Mosca, tramite il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov, ha anche definito "inaccettabili" le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden a proposito della morte del fondatore del gruppo Wagner. "Non sono sorpreso", aveva detto Biden il giorno dell'incidente. "Non succede molto in Russia senza che ci sia dietro Putin", aveva aggiunto. "Non spetta al presidente degli Stati Uniti parlare di eventi tragici di questo tipo", ha detto Ryabkov.

Cosa succede al gruppo Wagner

Peskov ha anche detto di non avere nessuna informazione sul destino del gruppo Wagner dopo la scomparsa del suo capo. "Per quanto riguarda il futuro, non posso ancora dirvi nulla, non lo so", ha dichiarato ai giornalisti ricordando che Putin ha più volte sottolineato il grande contributo del gruppo Wagner alla cosiddetta "operazione militare speciale".

Anche "il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto ieri durante un incontro con Putin che Wagner ha dato un grande contributo alla liberazione di molte aree della Repubblica Popolare di Donetsk. L'eroismo di quelle persone non sarà mai dimenticato, questo è ciò che ha detto il presidente", ha concluso Peskov.

In Russia tutti i paramilitari dovranno giurare fedeltà

Intanto oggi il presidente russo ha firmato un decreto che impone anche ai volontari che si arruolano in formazioni paramilitari – come ad esempio la Wagner – di prestare giuramento di fedeltà allo Stato. Lo dice l'agenzia Ria Novosti. Il decreto prevede che anche i membri delle "formazioni volontarie e altre persone che contribuiscono all'esecuzione dei compiti assegnati alle forze armate" e svolgono funzioni per "la difesa territoriale" siano tenuti a prestare giuramento davanti alla bandiera nazionale.

Il decreto stabilisce anche la formula del giuramento, che è la seguente: "Giuro solennemente fedeltà alla Federazione russa e di osservare la Costituzione, seguire scrupolosamente gli ordini dei comandanti e dei superiori e di svolgere coscienziosamente i compiti che mi sono assegnati. Giuro di essere leale alla Federazione russa e di difendere coraggiosamente la sua indipendenza e il suo ordine costituzionale".

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