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Presidenziali Francia, duello tv all’ultimo colpo tra Macron e Le Pen

Nel faccia a faccia in tv i due leader che si sfideranno al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi non si sono risparmiati accuse e frecciatine parlando anche di Italia e Fincantieri.
A cura di Antonio Palma
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Come era prevedibile già alla vigilia, nel dibattito tv non si sono risparmiati colpi bassi, accuse reciproche e persino insulti i due leader politici francesi che si sfideranno per la poltrona  dell'Eliseo al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi. Ad aprire le ostilità in realtà è stata la leader del Fronte Nationale, Marine Le Pen, subito più aggressiva nel suo stile, mentre Emmanuel Macron all'inizio era apparso più freddo. "Lei ha la freddezza del banchiere d'affari, del candidato della mondializzazione selvaggia" ha attaccato Le Pen. "Lei, signora Le Pen, incarna lo spirito della sconfitta. La sua strategia è quella di dire molte bugie", ha dichiarato invece il suo sfidante aggiungendo: "Lei è l'ereditiera di un nome, di un partito politico, di un sistema che prospera sulla rabbia dei francesi da tanti e tanti anni. Io sono portatore dello spirito di conquista francese. Vedremo se i francesi vogliono il vostro spirito di sconfitta di fronte alla mondializzazione, alla lotta al terrorismo o il nostro spirito di conquista".

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Le Pen ha poi accusato l'avversario di non avere un programma per rilanciare l'economia francese con un richiamo al problema degli operai Whirlpool e anche all'Italia e a Fincantieri sul caso di Stx France e degli "Chantiers de l'Atlantique".  Macron ha reagito sostenendo che la Le Pen "dice sciocchezze e bugie, parlando di vicende che non conosce, di giocare sulla pelle dei lavoratori con promesse non sostenibili, senza proporre in realtà nulla di concreto, di fattibile, di credibile". "Cerchi, cerchi fra le sue carte, sta leggendo qualcosa che non corrisponde a quello di cui sta parlando. E' triste, sta dimostrando la sua impreparazione" ha attaccato Il candidato di “En Marche!” vedendo la rivale spulciare le carte durante il discorso.

Diversi i temi del dibatto, dalle politiche economiche interne al ruolo chiave dell'Unione Europea passando per il pericolo terrorismo, una delle questioni più dibattute in questa campagna elettorale. I due candidati però a parte qualche slogan hanno quasi sempre privilegiato l'attacco all'avversario senza soffermarsi nei dettagli dei loro programmi. "Lei vuole distruggere il diritto del lavoro, vuole la precarizzazione generalizzata, Io sono la candidata del potere d'acquisto, lei è il candidato del potere di acquistare la Francia" ha attaccato ad esempio Le Pen insinuando più volte la sottomissione di Macron alla Germania e arrivando ad affermare: "Comunque vada, la Francia sarà guidata da una donna: o me o dalla Merkel".

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