Pochi fedeli e costi alti, chiude un terzo delle parrocchie di New York

La crisi di fedeli cattolici negli Stati Uniti è un fenomeno ormai sempre più evidente. Tra scandali e secolarizzazione della società infatti i fedeli ormai latitano, così le diocesi americane non possono che correre ai ripari chiudendo e accorpando moltissime chiese. Le strutture religiose infatti continuano ad avere un costo e con la mancanza di fedeli e quindi di offerte ormai tenerle aperte rappresenterebbe un salasso per le diocesi. A New York ad esempio la diocesi ha deciso di chiudere un terzo delle 368 parrocchie cattoliche accorpando quelle più vicine tra loro. Ad annunciare la dolorosa scelta per la seconda arcidiocesi cattolica degli Stati Uniti dopo quella di Los Angeles, è stato lo stesso cardinale Timothy Dolan. "Questa fase di transizione per l’arcidiocesi sarà di certo dolorosa per molti fedeli che vivono dove le parrocchie chiuderanno, Anche io sarò tra coloro che soffriranno" ha spiegato un rammaricato Dolan annunciando l'iniziativa.
Il piano di chiusra delle chiese
Del resto già da tempo si parlava della chiusura delle chiese di New York e la diocesi ha avuto modo di pensarci e di preparare con cura un piano di accorpamenti volto alla razionalizzazione delle strutture religiose. Nel dettaglio, il progetto annunciato da Dolan prevede che ben 112 parrocchie siano accorpate con altre vicine, dove d’ora in avanti verranno celebrate le Messe, mentre altre 31 chiuderanno completamente i battenti. I fedeli avranno alcuni mesi per abituarsi visto che le modifiche diventeranno effettive dal prossimo mese di agosto.