892 CONDIVISIONI
Guerra in Ucraina

Perché l’America ce l’ha tanto con l’Arabia Saudita: “Stanno aiutando Putin, ci saranno conseguenze“

La scorsa settimana l’Opec ha deciso il taglio della produzione globale di petrolio: ciò garantirà ulteriori entrate alla Russia e provocherà un nuovo innalzamento dei prezzi dei carburanti negli Stati Uniti.
A cura di Davide Falcioni
892 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Ci saranno conseguenze". Suonano come una minaccia le parole pronunciate da Joe Biden in un'intervista rilasciata alla CNN e riferite all'Arabia Saudita, Paese che nei giorni scorsi ha deciso di sostenere in sede di Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) il taglio alla produzione globale di greggio.

Una mossa – questa – destinata a garantire ulteriori entrate alla Russia e a causare un nuovo innalzamento dei prezzi dei carburanti negli Stati Uniti a poche settimane dalle elezioni di medio termine. "Ci saranno alcune conseguenze per quello che hanno fatto con la Russia ", ha detto il presidente USA. "Non ho intenzione di entrare nel merito di ciò che ho in mente. Ma ci saranno, ci saranno delle conseguenze", ha detto.

Di quali conseguenze parla Biden? Difficile dirlo con esattezza, ma anche il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale USA, John Kirby, ha spiegato che i rapporti tra Riad e Washington verranno "riconsiderati".

Immagine

Gli USA valutano lo stop alla vendita di armi ai sauditi

Tra le misure proposte dal Partito Democratico al Congresso ci sono la riduzione alla cooperazione di sicurezza tra Stati Uniti e Arabia Saudita, in particolare rispetto alla vendita di armi, e la cancellazione dell’immunità legale garantita ai membri dell’Opec, che possono così essere citati in giudizio per violazioni alle leggi Usa sulla concorrenza.

La decisione dell'Opec di tagliare la produzione di petrolio nonostante le obiezioni della Casa Bianca ha rappresentato un duro colpo per Biden: non solo ha minato il suo tentativo di tagliare le entrate russe abbassando il prezzo del petrolio, ma determinerà un picco prezzi del carburante a ridosso delle elezioni di midterm. Lo "schiaffo" saudita è ancor più doloroso perché arrivato a seguito di un viaggio di riconciliazione a Gedda di Biden a luglio, quando è stato fotografato mentre stringeva calorosamente la mano al principe ereditario Moḥammad bin Salmān.

Dick Durbin: "L’Arabia Saudita vuole che la Russia vinca la guerra in Ucraina"

L'amarezza del leader statunitense è stata confermata proprio da Kirby: "Il presidente è ovviamente deluso dalla decisione dell’Opec e desidera lavorare con il Congresso in un momento in cui sta considerando quale direzione debba prendere la relazione con l’Arabia Saudita. Il momento giusto per farlo è ora, bisognerà partire subito con queste discussioni. Non credo, francamente, ci sia bisogno di attendere ulteriormente".

Due giorni fa il senatore democratico Bob Menendez, presidente della commissione per le Relazioni estere, ha attaccato duramente Riad, chiedendo un immediato congelamento “di tutti gli aspetti della nostra cooperazione con l’Arabia Saudita” e promettendo di utilizzare il proprio potere per bloccare ogni futura vendita di armi verso il regno. Parole simili sono arrivate da un altro senatore di peso come Dick Durbin, che ieri ai microfoni della CNN ha accusato l’Arabia Saudita di "volere chiaramente che la Russia vinca la guerra in Ucraina. Dobbiamo essere molto onesti su questo: Putin e l’Arabia Saudita sono contro gli Stati Uniti".

892 CONDIVISIONI
4199 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views