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Perché il Regno Unito è rimasto senza benzina

Un dossier presentato a una riunione delle associazione di categoria che parlava di razionamento dei rifornimenti di carburanti alle stazioni di servizio per mancanza di autisti ha scatenato il panico nel Regno Unito con la corsa all’accaparramento di benzina. Ora per governo e associazioni di categoria la soluzione è tenere sotto controllo gli acquisti di carburante limitando il quantitativo per ogni singolo mezzo, in attesa di assumere nuovi conducenti.
A cura di Antonio Palma
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Secondo il governo britannico non c’è da preoccuparsi più di tanto e promette che tutto l’allarme che si è creato in queste ore rientrerà in pochi giorni ma per ora quello che sta accadendo nel Regno Unito è davanti agli occhi i tutti: lunghe code ai distributori di benzina, mancanza di carburanti che ha costretto molti distributori a chiudere i battenti temporaneamente e una incredibile corsa all’accaparramento da parte dei cittadini spaventati che non fa altro che aggravare il problema. In realtà nel Paese a mancare non è certo la benzina ma, per una serie di decisioni governative seguite alla Brexit e la mancanza di una programmazione, sono venuti a mancare i servizi a corredo come i camionisti impiegati per il trasporto merci, in gran parte stranieri provenienti dall’Europa.

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Il razionamento dei rifornimenti ha scatenato il panico 

Una situazione da cui il governo era stato messo in guardia e che poteva benissimo essere affrontata in anticipo ma che invece ha travolto tutto e tutti improvvisamente quando migliaia di camionisti hanno dovuto lasciare il Paese in seguito alla Brexit provocando una mancanza cronica di autotrasportatori con la conseguenza mancanza di beni in alcuni supermercati durante l’estate e ora la crisi della benzina. La crisi è scoppiata improvvisamente la settimana scorsa quando le società petrolifere hanno deciso di mettere in atto un razionamento dei rifornimenti destinati alle stazioni di servizio per problemi logistici. La notizia ha iniziato a circolare e in poco tempo ha creato il panico tra i cittadini che nello scorso weekend hanno preso d’assalto i distributori svuotandoli e creando quindi una vera e propria mancanza di benzina.

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Mancanza di camionista in seguito alla Brexit

“Questo è un problema causato da qualcuno che ha fatto trapelare un dossier riservato presentato a una riunione circa 10 giorni fa. Abbiamo avuto problemi di mancanza di autisti di autocarri per portare le autocisterne ai distributori, ma non era una situazione critica in quella fase” ha raccontato alla Bbc Brian Madderson, presidente della Petrol Retailers Association, l'associazione di categoria, aggiungendo che "la notizia fatta trapelare ha scatenato il panico in tutti i principali centri urbani del Regno Unito". Per Madderson il problema poteva essere risolto in tempo visto che ci sono oltre 40.000 domande di conducenti di mezzi pesanti in attesa di essere approvate ma ora l’assalto ai d’istitutori renderà la soluzione più difficile.

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Tenere sotto controllo gli acquisti

Secondo il leader dell’opposizione britannica Rachel Reeves l'industria dei trasporti ha avvertito per mesi della carenza di autisti, avvertimenti che il governo avrebbe semplicemente ignorato. Ora per governo e associazioni di categoria la soluzione è tenere sotto controllo gli acquisti di carburante limitando il quantitativo per ogni singolo mezzo, in attesa di assumere nuovi conducenti. I rivenditori di benzina del Regno Unito infatti hanno confermato che ci sono segni di stabilizzazione oggi anche se hanno avvertito che ci sono ancora grossi problemi nei centri più densamente abitati.

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Il piano dei Londra: visti temporanei per i lavoratori stranieri

Lo stesso segretario ai trasporti Grant Shapps afferma che ci sono segnali che la crisi del carburante si sta attenuando e ha invitato le persone a non accaparrarsi carburante in attesa dei provvedimenti del governo. L’idea dell’Esecutivo è quella di rilasciare dei visti per lavoro ai camionisti ma solo a breve termine, un’idea però molto criticata dalle opposizioni secondo le quali non otterrà molto successo visto che pochi si sposteranno di nuovo nel Regno Unito dopo essere stati cacciati già sapendo che poi dovranno andare di nuovo via. “Assurda l'idea che le persone siano disposte a sradicarsi per venire a lavorare in questo paese per poche settimane solo per sentirsi dire dal governo del Regno Unito che saranno scartate di nuovo alla vigilia di Natale” ha commentato Il primo ministro gallese. Anche sindacati ed esperti del settore hanno affermato che c'è una carenza di circa 100mila conducenti di camion nel Regno Unito e che difficilmente verrà coperta a breve termine da 5.000 visti temporanei annunciati da Londra. Per questo, secondo le associazione di categoria la crisi dei mezzi pesanti  ne Regno Unito potrebbe durare fino alla primavera.

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