Per la NATO la “Russia è minaccia più significativa e diretta. Se ci attacca nostra risposta sarà devastante”

La Russia "resta la minaccia più significativa e diretta alla NATO". Per questo, se "commettesse l'errore di attaccare un Paese membro dell'Alleanza" la risposta sarebbe "devastante". Non usa mezzi termini il segretario della NATO Mark Rutte nella conferenza stampa introduttiva del vertice dell'alleanza che inizierà domani a L'Aia.
Secondo Rutte, "oggi siamo così forti che la Russia sa che la nostra risposta sarebbe devastante ma dobbiamo assicurarci di rimanere così forti anche tra 3-7 anni", ovvero la finestra temporale entro la quale Mosca, secondo gli analisti, diventerebbe pronta per attaccare l'alleanza, ha aggiunto. Per essere preparati ad affrontare questa eventuale minaccia, ha aggiunto l'ex premier olandese, "dobbiamo iniziare a investire oggi, reclutare più soldati".
Il segretario generale della Nato ha quindi invitato a "guardarsi anche dalla Cina, che oggi dispiega lo stesso numero di navi degli Usa, dobbiamo essere pronti a difenderci". Tra le altre potenze che rappresentano potenziali minacce ha citato anche "la Corea del Nord, l'Iran e la Bielorussia".
Intanto, sempre Rutte ha poi affermato che il "percorso irreversibile" dell'Ucraina verso la Nato è stato concordato l'anno scorso al vertice di Washington e "sarà valido anche giovedì", precisando che Kiev deve avere ciò che serve per "difendersi dalla Russia" oggi ed esercitare "deterrenza" in futuro. "Dal Canada e dall'Europa sono già stati promessi 35 miliardi di aiuti militari per il 2025", ha aggiunto. La dichiarazione arriva per altro nel giorno in cui gli 007 di Kiev hanno fatto sapere che è stato sventato un attentato per assassinare il presidente Volodymyr Zelensky all'aeroporto di Rzeszów in Polonia.
Per quanto riguarda l'Iran, il segretario generale della NATO ha affermato di non essere "d'accordo con chi considera l'attacco degli USA in Iran come in contrasto col diritto internazionale. La mia principale paura – ha aggiunto – è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione".