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Covid 19

Oms: “Questo virus resterà con noi ancora per molto tempo, il Mondo non tornerà come era prima”

Le persone confinate nelle loro case per settimane intere comprensibilmente vogliono andare avanti con le loro vite Ma dobbiamo capire che il mondo non tornerà e non potrà più tornare come era prima. Ci deve essere una ‘nuova normalità'” ha spiegato il numero uno dell’organizzazione mondiale della sanità Ghebreyesus.
A cura di Antonio Palma
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Il mondo dovrà fare i conti con nuovo coronavirus ancora a lungo perché il Sars-Cov2 è destinato a circolare tra la popolazione per molto tempo ancora e dunque è meglio che tutti i Paesi mantengano alta la guardia con tutte le misure di contenimento consigliate dagli esperti. È questo il messaggio lanciato oggi dall‘organizzazione mondiale della sanità facendo il punto sulla situazione della pandemia di Covid-19. "Non dobbiamo commettere errori: abbiamo ancora molta strada da fare perché questo virus resterà con noi per molto tempo" ha spiegato infatti nella consueta conferenza stampa da Ginevra il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Oms: il mondo non tornerà come era prima

"Non c'è dubbio che gli obblighi di confinamento domiciliare e altre misure di distanziamento fisico abbiano contenuto con successo la trasmissione in molti paesi ma questo virus rimane estremamente pericoloso. Le prime evidenze che abbiamo indicano che la maggior parte della popolazione del mondo rimane suscettibile al contagio. Ciò significa che le epidemie possono facilmente riaccendersi"  ha sottolineato Ghebreyesus. "Uno dei maggiori pericoli che affrontiamo ora è la frustrazione delle persone stufe di essere confinate nelle loro case per settimane intere. Le persone comprensibilmente vogliono andare avanti con le loro vite, perché sono in i loro mezzi di sostentamento. Ma dobbiamo capire che il mondo non tornerà e non potrà più tornare come era prima. Ci deve essere una ‘nuova normalità'" ha spiegato il numero uno dell'Oms.

Non abbassare la guardia

"Vediamo tendenze diverse nelle diverse regioni e persino all'interno delle regioni. La maggior parte delle epidemie nell'Europa occidentale sembrano essere stabili o in calo. Sebbene i numeri siano bassi, vediamo preoccupanti tendenze al rialzo in Africa, in Centro e Sud America e in Europa orientale. La maggior parte dei paesi è ancora nelle prime fasi dell'epidemia e alcuni che sono stati colpiti all'inizio della pandemia stanno iniziando a riscontrare una rinascita nei casi" per questo "Non dobbiamo commettere errori: abbiamo ancora molta strada da fare".

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