Nuova pioggia di droni sull’Ucraina, morti e feriti. Mosca gela i negoziati: “Non aspettatevi miracoli”

Non accennano a placarsi gli attacchi sull'Ucraina, teatro nelle ultime ore di nuovi raid su larga scala da parte delle forze russe, che hanno colpito diverse regioni del Paese causando almeno tre vittime civili e 45 feriti, tra cui diversi bambini. L’ondata di violenza arriva mentre a Istanbul si tenta una difficile ripresa dei colloqui di pace, da cui però Mosca non si attende sviluppi significativi.
Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, la Russia ha lanciato 42 droni di tipo Shahed e altri velivoli senza pilota, provenienti in gran parte dal territorio russo e dalla Crimea occupata. L’Aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 26 droni, mentre altri sette sono stati neutralizzati dai sistemi di guerra elettronica.
Donetsk, Sumy, Kherson e altre regioni sotto assedio
Particolarmente colpita è stata l’oblast di Donetsk, dove tre persone hanno perso la vita, tra cui un bambino a Kramatorsk. Il governatore Vadym Filashkin ha confermato i decessi, mentre il sindaco Oleksandr Honcharenko ha riferito che "un attacco con bomba guidata ha colpito durante la notte un edificio residenziale nella città, uccidendo il bambino e ferendo in totale otto persone".
Nell’oblast di Sumy, almeno 15 civili sono rimasti feriti in seguito a droni e attacchi aerei. La comunità di Putyvl ha registrato undici feriti per un attacco con droni, mentre altre quattro persone – tra cui due bambini – sono state colpite in città da una bomba guidata. La regione ha subito quasi 70 attacchi in un solo giorno su 32 insediamenti, con danni a case, edifici, veicoli e un centro commerciale.

Attacchi con droni e artiglieria hanno colpito anche l’oblast di Kherson, ferendo sette persone e danneggiando abitazioni, auto e persino un teatro. A Kharkiv, tre persone sono rimaste ferite in distinte località, e numerosi edifici sono stati danneggiati da ripetuti raid.
Situazione simile a Dnipropetrovsk, dove una persona è rimasta ferita da una bomba guidata, mentre incendi e danni si sono verificati in distretti come Nikopol, Vasylkivka e Kryvyi Rih. Nell’oblast di Zaporizhzhia, un attacco fra i 500 registrati in 24 ore ha provocato un ferito nella zona di Vasylivka; i raid hanno incluso oltre 370 droni, la maggior parte dei quali FPV (first-person view), causando pesanti danni a infrastrutture e abitazioni.
Mosca raffredda le speranze: "Nessun miracolo" dai colloqui di Istanbul
Mentre l'Ucraina continua a contare le vittime e i danni, i riflettori sono puntati su Istanbul, dove dal 24 luglio si svolgeranno nuovi tentativi diplomatici per fermare l’escalation. Tuttavia, le aspettative restano basse. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato: "Non ci sono motivi per aspettarsi miracoli, è difficilmente possibile nella situazione attuale".
Peskov ha aggiunto: "Abbiamo intenzione di perseguire i nostri interessi, di garantire i nostri interessi e di portare a termine gli obiettivi che ci siamo prefissati fin dall’inizio". Alla domanda su un possibile calendario per un accordo di pace, ha risposto: "C’è ancora molto lavoro da fare prima di poter parlare della possibilità di un incontro ai massimi livelli".
Le dichiarazioni arrivano a poche ore dall’ultima proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj di incontrare direttamente Vladimir Putin per un dialogo ad alto livello. Una possibilità che, almeno per ora, Mosca sembra escludere.