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Covid 19

Non chiede Green Pass ai clienti: ristorante svizzero murato con dei blocchi di cemento

I tre gestori di un ristorante di Zermatt, importante località turistica invernale del cantone Vallese, si sono visti bloccare l’ingresso del locale da parte della polizia con dei pesanti cubi di cemento. I tre rifiutavano di chiedere il Green Pass ai clienti.
A cura di Davide Falcioni
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Chi pensa che le norme contro il Covid siano particolarmente severe solo in Italia sbaglia di grosso: in Svizzera, ad esempio, i tre titolari di un ristorante di Zermatt, importante località turistica invernale del cantone Vallese, si sono visti bloccare l'ingresso del locale da parte della polizia con dei pesanti cubi di cemento. I tre inoltre son stati arrestati – ma ben presto scarcerati – con l'accusa di aver ignorato deliberatamente le regole imposte contro la pandemia.

La misura, decisamente drastica, è stata infatti presa dopo ripetute violazioni da parte dei gestori, che avevano continuato ad accogliere clienti  sprovvisti del Green Pass. Malgrado i continui avvertimenti da parte delle autorità gli irriducibili ristoratori – Ivan A. e i suoi genitori Nelly e Andreas A. – avevano infatti continuato ad ignorare la legge: nel ristorante Walliserkanne era continuato senza soluzione di continuità il via vai di clienti, la stragrande maggioranza dei quali non venivano controllati.

Le autorità locali avevano dunque imposto l'ordine di chiusura, che non è stato osservato. Dopo aver arrestato i tre gestori la polizia ha deciso di adottare le misure forti, piazzando  dei blocchi di cemento all’ingresso del locale per impedire l’accesso alla clientela e revocando a tempo indeterminato la licenza di esercizio del locale. Stando a quanto riferiscono i quotidiani elvetici i titolari si facevano beffe dello stop imposto dalla polizia organizzando aperitivi sulla soglia del locale. Per questo motivo sono arrivati l’arresto, il posizionamento di cubi di cemento davanti all’ingresso del locale e il ritiro della licenza di somministrazione di cibi e bevande. Naturalmente il movimento No vax e No Green Pass – attivo anche in Svizzera – si è mosso in solidarietà con gli accusati. I giudici alla fine hanno ritenuto ingiustificata la sanzione dell’arresto scarcerando i tre e ordinando la rimozione dei blocchi di cemento. Il locale resta tuttavia chiuso al pubblico.

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