Nella Contea di Los Angeles una persona su tre ha contratto il Covid

Quasi un milione di persone hanno contratto il coronavirus nella contea di Los Angeles, negli Stati Uniti. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, spiegando che 958.497 persone sono risultate positive dallo scoppio della pandemia. Il dato potrebbe però essere ampiamente sottostimato; secondo le autorità sanitarie nella contea, infatti, una persona su tre è stata infettata durante questi undici mesi di emergenza sanitaria. La stima, basata su modelli scientifici, sta a significare che non uno, bensì tre milioni di californiani ha in realtà contratto il Covid-19 su una popolazione di circa 10 milioni di abitanti.
La discrepanza tra il dato dei tamponi e quello dei modelli matematici è significativa, ma gli scienziati hanno ricordato che i test sono in grado di individuare solo una parte degli infetti, per lo più i sintomatici e i loro contatti più stretti. Milioni di persone che sono entrate in contatti con il virus senza avere nessun sintomo hanno però potuto continuare a circolare liberamente trasmettendo la malattia agli altri ed espandendo l'epidemia a macchia d'olio.

Secondo il dottor Roger Lewis, uno dei più autorevoli dirigenti dei Covid hospital della contea di Los Angeles, la diffusione del virus è stata facilitata dai comportamenti delle persone, molte delle quali non hanno potuto – o voluto – rispettare gli inviti a restare a casa. La diffusione del Covid è ormai così alta che secondo lo scienziato sarà possibile raggiungere l'immunità di gregge solo se verrà vaccinato il 75 per cento della popolazione. Se ciò non avverrò "avremo una pandemia devastante". In realtà, però, la situazione è già drammatica: mediamente infatti ogni giorno vengono diagnosticati 15mila nuovi casi e ciò significa che a breve gli ospedali potrebbero essere letteralmente travolti, con le conseguenze del caso: i medici saranno necessariamente costretti a scegliere quali pazienti salvare e quali, invece, lasciar morire.