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Covid 19

Nel Regno Unito via libera alla terza dose di vaccino anti covid per combattere la variante delta

Il servizio sanitario nazionale britannico quindi ha ricevuto il via libera per iniziare a pianificare il programma di richiamo con terza dose di vaccino anti covid già entro settembre. L’obiettivo è rafforzare e preservare l’immunità anche di fronte a possibili varianti. Si inizierà a partire dai pazienti vulnerabili e dagli ultra settantenni, ne avranno diritto successivamente anche tutti gli ultracinquantenni.
A cura di Antonio Palma
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Per combattere la variante delta, responsabile di una uova impennata di casi, il Regno Unito ha deciso di puntare ancora di più sui vaccini dando massimo impulso alla campagna vaccinale anti covid con il via libera alla terza dose. L’ok al richiamo, arrivato ieri, è stato raccomandato dagli esperti della Commissione congiunta su vaccinazione e immunizzazione e mira proprio a rafforzare la protezione dei soggetti più a rischio anche contro le varianti. Il servizio sanitario nazionale britannico quindi ha ricevuto il via libera per iniziare a pianificare il programma di richiamo con terza dose di vaccino già entro settembre.

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Terza dose di vaccino anti covid da settembre

Le indicazioni infatti sono quelle di partire prima del prossimo inverno durante il quale è attesa una stagione influenzale più intensa del solito. Si partirà quindi con i soggetti ritenuti più fragili e a rischio di poter contrarre varianti covid. Si tratta di circa 30 milioni di persone che dovrebbero sottoporsi alla terza dose di vaccini anti covid. In generale la priorità è stata data a tutti gli adulti di età pari o superiore a 50 anni e a chiunque sia più giovane ma gli sia stata già prescritta in passato la vaccinazione anti-influenzale in quanto soggetto fragile. Non a caso la terza dose del vaccino nel Regno Unito dovrebbe andare di pare passo con la vaccinazione antinfluenzale.

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Salvaguardare il SSN prima dell'inverno

“Il consiglio provvisorio del JCVI è che una terza dose di vaccino contro il Covid-19 dovrebbe essere offerta prima ai più vulnerabili, a partire da settembre 2021, per massimizzare la protezione individuale e salvaguardare il SSN prima dell'inverno. Quasi tutte queste persone potrebbero anche beneficiare del vaccino antinfluenzale annuale e si consiglia vivamente di vaccinarsi contro l'influenza” spiega il presidente del gruppo Covid-19 della JCVI.

Il parere provvisorio del Comitato congiunto per la vaccinazione e l'immunizzazione (JCVI) consiglia di procedere prima con gli immunodepressi poi con coloro che vivono in case di cura per anziani e poi con gli adulti di età pari o superiore a 70 anni per abbassare poi l’età man mano. Per ora restano esclusi i giovani perché la maggior parte non riceverà la seconda dose contro il Covid prima della fine dell'estate e quindi, secondo gli esperti, potrebbe non aver bisogno di un richiamo questo inverno.

Il comitato per ora non ha raccomandato un vaccino particolare per il programma di richiamo, ma alla task force sui vaccini del governo è stato chiesto di garantire che il Regno Unito disponga di dosi sufficienti di diversi vaccini prima dell'autunno in modo a poter garantire qualunque strategia il comitato raccomanderà.

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