Most wanted 2017: chi sono i criminali più pericolosi d’Europa ancora a piede libero

Nascosti in un bunker di due metri costruito sotto casa, in una villa in una paradisiaca isola o in un anonimo appartamento in un quartiere residenziale, i criminali latitanti conducono vite clandestine intorno a noi. Sono centinaia quelli che sfuggono alle condanne: mafiosi, trafficanti, pedofili, truffatori. Per sensibilizzare la popolazione a collaborare segnalando eventuali informazioni o avvistamenti, l'agenzia Europol che si occupa di combattere il crimine internazionale, ha lanciato una campagna estiva sui ‘Most Wanted 2017′ per ricordare i volti e i nomi dei criminali sfuggiti alla giustizia, indicando per ogni paese europeo il latitante più pericoloso e ricercato. Sul sito di Europol, ogni paese ha la sua ‘cartolina' con la scheda del ricercato e un apposito spazio per lasciare messaggi.

Chi sono i latitanti più pericolosi d'Europa
Ecco alcuni fra i latitanti ricercati dalla polizia.
Italia
Marco Di Lauro. Classe 1980, napoletano, quarto figlio del boss Paolo Di Lauro, è stato condannato a 11 anni di carcere. Nella suo curriculum criminale ci sono: incendio doloso, tentato omicidio, traffico di stupefacenti, omicidio, gravi lesioni fisiche, associazione di tipo mafioso, Racket ed estorsione. È latitante da 13 anni.
Spagna
Diego Moreno Jimenez. Spagnolo, nato nel 1979, sfugge a una condanna per traffico di stupefacenti e di sostanze psicotrope. È stato a capo di una organizzazione criminale dedita a traffico di droga, omicidio e rapimenti. È considerato seriamente pericoloso.
Francia
Farouk Hachi. Classe 1969, francese di origini africane è stato condannato in absentita, quando era già latitante, a venti anni di reclusione per rapina a mano armata. È conosciuto anche come ‘Moustique Or Kamel'.
Regno Unito
David Daniel Heyes. Trentanove anni, gallese, è stato condannato per i reati di sfruttamento sessuale di minori e pornografia minorile. Non si hanno più sue notizie dal 5 dicembre 2015.
Romania
Gheorge Clapon. Rumeno, classe 1967, è stato condannato a 9 anni di prigione per riciclaggio di denaro e truffa. Sotto falsa identità e con la promessa di ottimi guadagni ha raggirato le sue vittime ottenendo più di 1.000.000 euro.