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Mosca ha inviato armi nucleari non strategiche in Bielorussia in risposta alle attività della Nato

I ministri della difesa bielorusso e russo, Viktor Khrenin e Serghei Shoigu, hanno firmato oggi a Minsk i documenti che regolano il dispiegamento di armi nucleari non strategiche russe in Bielorussia, in risposta “alle attività della Nato nella regione”. Le armi saranno trasferite in uno speciale impianto di stoccaggio, ma il controllo su di esse e la decisione di utilizzarle spetta alla Russia.
A cura di Chiara Ammendola
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Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu

Armi nucleari non strategiche saranno dispiegate in Bielorussia in risposta alle attività della Nato in quest'area. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, aggiungendo che il controllo su di esse e la decisione di utilizzarle spetta alla Russia.

La firma all'accordo, raggiunto mesi fa, è arrivato questa mattina e delinea la procedura per la conservazione delle armi nucleari russe in uno speciale impianto di stoccaggio nel territorio bielorusso. Allo stesso tempo, Shoigu, che ha incontrato il suo omonimo bielorusso, Viktor Khrenin, ha osservato che "in futuro potrebbero essere prese ulteriori misure per garantire la sicurezza e rispondere alla situazione politico-militare".

“I ministri della difesa – ha spiegato Minsk – hanno anche discusso della situazione politico-militare e della cooperazione tecnico-militare tra i ministeri della difesa”. Shoigu ha in particolare preannunciato che "in futuro potranno essere prese ulteriori misure per garantire la sicurezza dello stato dell'unione fra Russia e Bielorussia".

Continuando a fornire armi e assistenza militare all'Ucraina, i Paesi occidentali stanno intensificando il conflitto armato e sembra che facciano di tutto per provocare un'escalation militare, ha dichiarato Shoigu durante il vertice. “Si sta facendo tutto il possibile per trascinare e intensificare il conflitto armato in Ucraina, che sta ricevendo sostegno militare di ogni tipo – ha continuato il ministro russo – oltre 2.500 mercenari stranieri partecipano alle operazioni punitive e alle ostilità. Nello stallo vengono utilizzati metodi terroristici, tra cui sabotaggi e omicidi di alto profilo”.

Dura la risposta di Peter Stano, portavoce della Commissione europea per gli affari esteri: “L'intesa firmata oggi tra Russia e Bielorussia sul posizionamento sul suolo bielorusso di armi nucleari – ha detto rispondendo a una domanda sull'accordo tra Mosca e Minsk – non fa altro che aumentare la tensione e che, nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina e della collaborazione tra Russia e Bielorussia, accresce l'escalation. L'Unione europea seguirà molto da vicino come questo accordo verra' applicato e reagirà in modo appropriato”.

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