video suggerito
video suggerito

Monti garantisce l’impegno dell’Italia per la sicurezza sul nucleare

Intervenuto al summit di Seul sul nucleare il nostro Premier ha ricordato che l’Italia continua a stanziare molte risorse per la sicurezza delle centrali dismesse, auspicando una maggiore integrazione per adottare regole comuni sul nucleare.
A cura di Antonio Palma
90 CONDIVISIONI
Intervenuto al summit di Seul sul nucleare il nostro premier ha ricordato che l'Italia continua a stanziare molte risorse per la sicurezza delle centrali dismesse auspicando una maggiore integrazione per adottare regole comuni sul nucleare.

Intervenuto nel corso del pranzo di lavoro tra i leader che partecipano al summit per la sicurezza nucleare a Seul in Corea del Sud, il nostro Premier ha voluto ricordare l'impegno del nostro Paese affinché venga  rafforzato il regime internazionale di sicurezza e soprattutto vengano introdotte verifiche internazionali obbligatorie su impianti e commerci di materiali nucleari.

I ringraziamenti ad Obama per il suo ruolo – Mario Monti nel ringraziare il padrone di casa il Presidente coreano, Lee Myung-ba, ha ricordato l'importanza di Seul nel continuare gli sforzi di non proliferazione nucleare e di denuclearizzazione dell'area, ma ringraziamenti ancora più decisi Monti li ha dedicati al Presidente Obama che non solo si è impegnato nel dibattito di questi giorni a Seul ma anche in una nuova fase di smantellamento degli arsenali nucleari. Sul rapporto con gli Usa il nostro Presidente ha voluto ricordare la stipulazione di accordi tra gli Stati Uniti e l'Italia contro il traffico illecito dei materiali nucleari e le intese sullo smaltimento dei rifiuti tossici presenti nel nostro Paese.

L'impegno dell'Italia sulla sicurezza nucleare – E proprio sull'impegno del nostro Paese Monti ha sottolineato gli sforzi che l'Italia sta compiendo sul piano della sicurezza con l'installazione nei porti italiani di strumentazione per la scansione dei container ed il rilevamento di materiale radioattivo, ma anche con "la rimozione dall'Italia dell'uranio altamente arricchito e del plutonio non più utilizzati" nell'ambito del progetto della Global Threat Reduction Initiative. Il referendum sul nucleare "che ha portato all'arresto dei programmi per la produzione elettrica, non ha diminuito l' impegno per il conseguimento dei più alti livelli di sicurezza" ha spiegato Monti, ricordando che lo Stato continua a destinare ingenti risorse ai "programmi nazionali per il decommissioning delle centrali nucleari dismesse".

Monti auspica maggiore integrazione tra Paesi – Nel ricordare il drammatico incidente di Fukushima il nostro Premier ha voluto ribadire che le conseguenze di un tale disastro sono globali e per questo bisogna impegnarsi "perché la sovranità nazionale non costituisca un ostacolo all'adozione di regole comuni e standard internazionali più stringenti". Monti ha proposto di lavorare affinché si applichino meccanismi univoci, scambi di informazioni e trasparenza e perché venga riconosciuto il ruolo chiave dell'AIEA. A questo proposito il Premier ha ricordato l'impegno italiano sul fronte della formazione comune, come sta avvenendo con la Scuola internazionale per la sicurezza nucleare di Trieste "i cui corsi si sono tenuti nell'aprile 2011 con 45 partecipanti provenienti da 43 Paesi" e che nelle intenzioni dell'Italia è destinata a diventare un'iniziativa permanente per "promuovere una cultura della sicurezza".

90 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views