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“Mio padre ha gassato i miei cuccioli, assillato da Jihad”, rivelazioni choc del figlio di Bin Laden

Omar bin Laden, quarto figlio dell’ex leader di Al Qaeda ucciso nel 2011, che si era allontanato dal ricercato numero poco prima dell’attentato dell’11 settembre. A 17 anni ha dovuto assistere a un episodio terribile: ha scoperto che i suoi cuccioli di cane venivano usati per testare armi chimiche.
A cura di Antonio Palma
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“Mio Padre Osama Bin Laden ha gassato i miei cuccioli per testare le sue armi, era un uomo ossessionato dalla jihad”, le rivelazioni shock arrivano da Omar bin Laden, quarto figlio dell'ex leader di Al Qaeda ucciso nel 2011, che si era allontanato dal ricercato numero poco prima dell'attentato dell’11 settembre.

Nato in Arabia Saudita nel 1981 dalla prima moglie di Osama, Najwa, Omar è cresciuto in una situazione di relativo benessere circondato dai lussi di quella che allora era una delle più grandi imprese di costruzioni del paese, il Saudi Bin Laden Group.

Le cose cambiano quando diventa ragazzino e poi adolescente con il padre sempre più impegnato con gli integralisti islamici in Afghanistan e nella Jihad.

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Nel 1991, la famiglia fu espulsa dall'Arabia Saudita dopo che Bin Laden criticò la famiglia reale per aver permesso alle truppe statunitensi di stabilirsi lì, e si trasferì in Sudan. In quel momento qualsiasi cosa occidentale era rigorosamente vietata, compresi l'aria condizionata o gli inalatori per l'asma, anche se Omar e i suoi fratelli ne soffrivano tutti

Poi, all'età di 15 anni, Omar è stato selezionato dal padre per unirsi a lui in Afghanistan e ha vissuto a lungo in un campo di addestramento di Al Qaeda nelle montagne di Tora Bora, dove ha imparato a sparare ma è stato sottoposto anche a percosse e umiliazioni.

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Stando al suo racconto, a 17 anni ha dovuto assistere a un episodio terribile. Omar bin Laden ha scoperto infatti che i suoi cuccioli di cane da compagnia venivano usati per testare armi chimiche, gassati e fatti morire dopo una lunga agonia.

Episodi che infine lo hanno spinto a fuggire da quel mondo a rifugiarsi in Francia dove vive ora. Omar ha finalmente lasciato l'Afghanistan nell'aprile 2001, appena cinque mesi prima che l'attacco terroristico dell'11 settembre rendesse suo padre l'uomo più ricercato al mondo. “Mio padre odiava i suoi nemici più di quanto amasse i suoi figli” ha raccontato al Daily Mail.

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