video suggerito
video suggerito

Migranti, naufragio al largo del Marocco: almeno 7 morti e 20 dispersi. Molte donne e bambini

E’ di almeno sette morti e venti dispersi il bilancio di un naufragio avvenuto al largo del Marocco. A riferirlo l’ong Alarm Phone che ha spigato di aver parlato con il centro di soccorsi di Rabat, il quale ha confermato la tragedia e aggiunto che 63 persone sono state tratte in salvo dai soccorritori.
A cura di Davide Falcioni
3.905 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

E' di almeno sette morti e venti dispersi il bilancio di un naufragio avvenuto al largo del Marocco. Lo riferisce l’ong Alarm Phone spiegando di aver parlato con il centro di soccorsi di Rabat che ha confermato la tragedia e aggiunto che 63 persone sono state tratte in salvo dai soccorritori. "Siamo distrutti e speriamo che altri sopravvissuti vengano trovati", si legge in un Tweet dell’ong che poche ore prima aveva detto di aver ricevuto l’allarme da una barca al largo di Nador con a bordo 90 persone tra cui donne e bambini e di aver avvertito le autorità marocchine e spagnole. "Erano in preda al panico e hanno detto che la loro barca si stava capovolgendo. Dopo la chiamata abbiamo perso i contatti e non sappiamo cosa sia successo", ha scritto Alarm Phone.

Open Arms torna in mare: "A Natale salveremo vite"

"Salpiamo! La missione 72 fa rotta verso la frontiera più letale del pianeta. A Natale saremo in mare, per proteggere vite in pericolo e per domandare a tutti: a che distanza dalla riva si perde il diritto alla vita?": così la Ong spagnola Open Arms ieri ha annunciato di aver lasciato il porto di Napoli, per ripartire per una nuova missione. Saranno quindi tre in tutto le navi operative in mare nei giorni delle festività natalizie: oltre alla Open Arms, tre giorni fa è ripartita da Marsiglia la Ocean Viking di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere. Nei prossimi giorni salperà anche la nave della Ong tedesca Sea Eye, al momento ferma a Palermo.

Allo stesso tempo l'organizzazione umanitaria Sea Watch ha denunciato come ci siano ancora 4 navi sotto sequestro: la Sea Watch 3, la Mare Jonio e il veliero Alex della piattaforma Mediterranea, e la Eleonore di Lifeline. "A oggi sono 4 le navi sotto sequestro. C'è grande delusione da parte nostra: siamo consapevoli che ci vogliano tempi tecnici e le cose non cambiano da un giorno all’altro ma sono passati 3 mesi dall'insediamento", ha scritto l'ong tedesca in un tweet, denunciando il fatto che il nuovo governo non abbia cambiato di molto la rotta rispetto alle politiche promosse dall'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

3.905 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views