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Migranti, Juncker: “Schengen deve essere salvato, rafforzeremo le frontiere esterne”

Il Presidente della Commissione Ue assicura: “Rimpatri, ricollocamenti e protezione delle frontiere vanno assieme, entro giugno gli accordi sulle guardie di frontiera”
A cura di Antonio Palma
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"Dobbiamo salvare Schengen" è la parola d'ordine ribadita oggi dal Presidente della commissione europea Jean Claude Juncker dopo mesi di dibattito in Ue sul tema migranti e soprattutto dopo la scelta di alcuni Paesi come Danimarca e Svezia di chiudere i propri confini stabilendo un alt al trattato di libera circolazione di uomini e mezzi. "Non si può andare avanti con questo processo di governi che giorno dopo giorno ripristinano i controlli alle frontiere" ha sottolineato Juncker assicurando però al contempo che la commissione si impegnerà al rafforzamento delle frontiere esterne così come stabilito dal pacchetto legislativo varato nel dicembre scorso. Il leader dell'esecutivo Ue infitta ha indicato nell'agenzia Ue delle guardie di frontiera uno dei passi fondamentali per rafforzare le frontiere esterne dell'Unione davanti all'emergenza migranti e al contempo proteggere l'area Schengen. "Il controllo dei confini deve essere collettivo, e solo una risposta collettiva può risolvere la situazione" ha ribadito Juncker

Proprio mercoledì la Germania aveva invocato a muso duro maggior rigore sui punti concordati nei mesi scorsi tra i Paesi membri sul tema migranti a partire dalle registrazioni degli immigrati nel primo luogo di arrivo e dai ricollocamenti che di fatto non vanno avanti. Il segretario di Stato agli Affari Interni del governo tedesco, Ole Schroeder, in particolare aveva accusato esplicitamente Grecia e Turchia di non collaborare, ricordando inoltre che proprio il non applicare provvedimenti tipo Eurodac, il database comunitario dei richiedenti asilo e si migranti arrivati clandestinamente, ha dato il via libera alle soluzioni unilaterali dei singoli stati.

"A me piacciono le cose che vanno assieme. Reinsediamenti, ricollocamenti e protezione delle frontiere vanno assieme. Ho fiducia che nel 2016 faremo dei buoni progressi" ha assicurato però Juncker nel corso della conferenza stampa congiunta con il premier olandese Mark Rutte con la quale si è inaugurata la nuova presidenza di turno del'Ue. "Il Consiglio europeo ha incaricato la presidenza olandese di realizzare tali misure e sono fiducioso che sarà fatto" ha insistito il Presidente della commissione dicendosi "fiducioso" sull'applicazione delle misure entro giugno cioè durante il semestre di presidenza olandese.

Guardie di frontiera Ue e accordo con la Turchia

La guardia di frontiera europea negli obiettivi dovrebbe superare Frontex imponendo agli stati membri anche una certa dose di cessione di sovranità all'Ue in caso di crisi. Nei piani della commissione infatti se la situazione diviene non più gestibile da parte del paese in questione l'Agenzia dovrebbe intervenire per andare a sorvegliare i confini esterni dello spazio Schengen con operazioni concordate a livello comunitario. Intanto il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans domenica andrà ad Ankara per discutere del piano immigrati con la Turchia su cui la commissione punta molta per ridurre l'afflusso di migranti ai confini Ue .

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