Media arabi: “Ucciso il pilota giordano ostaggio dell’Isis”

Muadh al Kassasbe, il pilota giordano catturato nei giorni scorsi dai miliziani dello Stato islamico (Isis) a nord della Siria, sarebbe stato ucciso. A dare la notizia, che non è al momento verificabile in modo indipendente, sono i media siro-iraniani. “Lo Stato islamico (Isis) ha giustiziato il pilota giordano Muadh al Kassasbe, preso ostaggio una settimana fa nel nord della Siria”: questo il testo della notizia flash data dall'emittente araba Al Mayadeen, senza fornire ulteriori dettagli. Il quotidiano americano International Business Times parla in particolare di due falliti blitz delle forze speciali Usa in Siria a Raqqa. L’uomo, un 27enne giordano, era stato rapito il 24 dicembre dopo che il suo caccia-bombardiere era precipitato. Secondo il quotidiano Usa, i tentativi di incursione sono avvenuti a circa 20 chilometri dal centro di Raqqa. Contemporaneamente due elicotteri armati hanno approfittato dei bombardamenti per tentare di inviare due squadre di teste di cuoio, per recuperare i prigionieri a Rumelia, una zona ad est di Raqqa. Ma il tentativo è fallito in quanto i miliziani si sarebbero accorti del tentato blitz e avrebbero iniziato a martellare a colpi di mitragliatrici i due elicotteri, costringendoli a riprendere quota. Il secondo tentativo sarebbe stato compiuto nella campagna di Raqqa tra i villaggi nella zona di Alekershi.
Qualche giorno fa l’Isis ha diffuso le parole del pilota che sarebbe stato intervistato dalla rivista dei jihadisti, Dabiq. Dalle pagine del magazine, l’ostaggio ricostruiva il suo rapimento e lui stesso faceva previsioni sul suo drammatico destino. Nelle immagini il 27enne giordano indossava una tuta arancione come quella degli altri prigionieri uccisi nei mesi scorsi. E mentre il padre aveva fatto un appello sottolineando la fede musulmana del figlio, l’Isis aveva anche lanciato un sondaggio per decidere come ucciderlo.