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Guerra in Ucraina

L’Unione europea finanzierà acquisto e consegna di armi per la prima volta nella sua storia

L’Unione europea comprerà e porterà in Ucraina mezzo miliardo di euro di armi. È una svolta storica per l’Ue, che ha scelto di rispondere in questo modo alla guerra scatenata dalla Russia di Putin.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È una svolta storica quella annunciata ieri sera da Ursula Von der Leyen – presidente della Commissione europea – e dall'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell: l'Unione europea comprerà le armi per l'Ucraina e le porterà nel Paese sotto attacco. Nel presentare il nuovo pacchetto di misure – che comprende anche l'esclusione di alcune banche russe dal sistema Swift – i due hanno annunciato anche un'altra serie di novità, che vanno da sanzioni alla Bielorussia allo stop allo spazio aereo europeo per tutti i velivoli russi, anche privati. "Per la prima volta in assoluto l'Unione europea finanzierà l'acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco – ha annunciato la presidente della Commissione Ue – È un momento spartiacque".

Sulla stessa linea Borrell, che ha rincarato la dose: "Questo è un momento storico. Gli europei hanno reagito in un modo che ha sorpreso tantissimi, a partire dai russi – ha sottolineato – Si dice che i progressi maggiori nell'Unione europea si fanno in tempi di crisi e penso che ci troviamo in uno di questi momenti. È caduto un nuovo tabù, quello per cui l'Ue non può usare i propri soldi per fornire armi". Poi è sceso più nel dettaglio delle cifre: "Abbiamo deciso di fornire 450 milioni di euro per l'acquisto di armi letali e 50 milioni per materiale non letale".

I numeri sono quelli, confermati anche da Von der Leyen: 450 milioni di euro in strumenti letali – quindi vere e proprie armi – e 50 milioni di euro per le forniture non letali, ovvero giubbotti antiproiettile, carburante, kit sanitari e simili. Il tutto verrà finanziato grazie al nuovo Fondo europeo per la pace, che è stato lanciato appena un anno fa, e dal fondo intergovernativo. Per quanto riguarda la logistica, il centro nevralgico della distribuzione sarà la Polonia che – di fatto – sarà l'hub di smistamento di tutto il materiale bellico che arriverà per l'Ucraina.

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