L’ultima lezione della prof: non ha una famiglia, sceglie i suoi studenti e lascia loro 2,8 milioni

Nell’agosto del 2021, Nicole Archer, docente universitaria di storia dell’arte, riceve nella sua cassetta della posta a Manhattan, New York, un pacco proveniente da Sarasota, nello Stato della Florida. All’interno trova un documento legale che attendeva da tempo: il testamento di una professoressa che aveva avuto un ruolo decisivo nella sua formazione. Si aspettava un piccolo omaggio simbolico. Invece, alla fine di quel testo, legge una cifra che la lascia senza fiato: 100.000 dollari.
Nel medesimo periodo, circa altre trenta persone in giro per gli Stati Uniti ricevono lettere simili. Tutti avevano frequentato i corsi di Cris Hassold, professoressa di storia dell’arte al New College of Florida, un’istituzione pubblica nota per il suo spirito libero, i corsi intensi e l’ambiente controculturale.
Cris Hassold, una docente fuori dagli schemi
In oltre cinquant’anni di insegnamento, la Hassold aveva costruito un rapporto intenso e ambivalente con gli studenti, com ricostruisce il New York Tomes. Li definiva “i suoi figli”, li coinvolgeva nella sua vita quotidiana, ma li sottoponeva anche a durissima critiche. Le sue lezioni, spesso tenute in stanze oscurate dentro un’antica villa affacciata sulla baia di Sarasota, erano esperienze totalizzanti. La docente rifiutava i manuali, preferiva fonti complesse e originali, e pretendeva dedizione assoluta.
Chi riusciva a superare la sua severità, finiva spesso per entrare nel suo ristretto circolo di prediletti. Con loro la professoressa Hassold condivideva cene informali, riflessioni sull'arte e sul futuro, ma anche pettegolezzi accademici, e ricordi degli anni trascorsi New York. Indagava le loro ambizioni con domande precise: “Cosa vuoi fare? Dove si studia ciò che ti appassiona? Come puoi arrivarci?”
Il mistero della sua casa e della sua vita privata
Eppure, c’era un aspetto della sua vita che è rimasto celato a tutti i suoi studenti. Pochi erano entrati nella sua casa, trasformata nel tempo in un caotico accumulo di oggetti. La prof era un'accumulatrice seriale: tra cibo scaduto, libri d’arte impilati ovunque e bagni inaccessibili, viveva immersa nei propri ricordi. Alcuni studenti, come Ryan White, l’avevano aiutata a riordinare, scoprendo un mondo quasi impraticabile. Quando le chiedevano perché non buttasse nulla, lei rispondeva: “Potrei averne bisogno, un giorno…”
Il suo attaccamento agli oggetti aveva radici profonde. Durante una cena con una studentessa, Hassold aveva raccontato che da giovane, tornando a casa dall’università, trovò che la madre aveva gettato tutte le sue cose. Da quel momento, non riuscì più a separarsi da nulla.
Per molte delle sue studentesse, la Hassold rappresentava una figura unica, capace di offrire loro un senso di accoglienza e accettazione che non avevano mai conosciuto altrove. Katie Helms, oggi consulente e dottoranda, racconta con emozione come per la prima volta si fosse sentita riconosciuta nella sua identità queer e nei suoi difetti. “Non avrò mai dai miei genitori quello che lei mi ha dato…” ha ammesso al quotidiano della Grande Mela.
Nel 2016, Hassold si ritira dall'insegnamento. Aveva 85 anni. Niente figli né molti parenti. Viveva in modo spartano, guidava una vecchia Toyota e vestiva sempre con gli stessi abiti. Negli ultimi anni, aveva già confidato ad alcuni ex studenti (tra cui Nicole) l’intenzione di lasciar loro qualcosa. Ma nessuno si aspettava ciò che sarebbe accaduto.
Un ultimo gesto d’amore
Nel luglio del 2020, dopo un ictus e una caduta, l'anziana entra in cure palliative. Muore qualche giorno dopo, a 89 anni, in piena pandemia, isolata dal mondo. I suoi ex studenti organizzano una commemorazione su Zoom, commossi, consapevoli che non avrebbe mai voluto vedere il declino progressivo del New College, poi trasformato dal governatore Ron DeSantis in un bastione dei valori conservatori.
Nel 2021, arriva la sorpresa: un patrimonio di 2,8 milioni di dollari suddiviso tra 36 persone, di cui 31 erano suoi ex studenti. Le somme variano in base alla vicinanza affettiva e alle necessità di ciascuno, da 26.000 a 560.000 dollari. C’è chi usa il denaro per saldare debiti, chi per affrontare spese mediche, chi per mettere da parte un piccolo fondo.
Nicole Archer, che riceve 100.000 dollari, dopo aver letto la cifra, compra una bottiglia di sherry – la bevanda preferita della professoressa – e riflette sul significato di quel dono. Più che un’eredità, sembra un ultimo consiglio silenzioso: quella cifra inaspettata: “Ecco un aiuto che ti aiuti a diventare chi sei.”