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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Libano, soldati Unifil bersagliati da Israele: “Hanno aperto il fuoco da un carro armato”

Le Idf hanno aperto il fuoco vicino a caschi blu Unifil nel Sud del Libano, sfiorandoli con colpi da un Merkava. Nessun ferito, ma l’Onu denuncia una grave violazione della risoluzione 1701.
A cura di Davide Falcioni
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Una mattinata di tensione lungo la Linea Blu si è trasformata in un nuovo, grave episodio nei rapporti fra Israele e la missione di pace delle Nazioni Unite in Libano. Secondo quanto comunicato dalla stessa Unifil in una nota, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno aperto il fuoco contro una pattuglia di caschi blu, colpendo l’area circostante "da un carro armato Merkava situato nei pressi di una posizione che Israele ha stabilito in territorio libanese". I militari dell’Onu, che in quel momento si stavano muovendo a piedi, sono stati costretti a gettarsi a terra dopo che "i proiettili delle mitragliatrici pesanti hanno colpito a circa cinque metri dai caschi blu".

La dinamica, ricostruita dalla missione e diffusa tramite Telegram, testimonia un’escalation tutt’altro che episodica: i caschi blu hanno invocato l’immediata cessazione del fuoco attraverso i canali di collegamento con le Idf e solo dopo mezz’ora hanno potuto mettersi in sicurezza, quando il carro armato "si è ritirato all’interno della posizione delle Idf". "Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito", sottolinea la nota.

L’episodio è stato definito da Unifil "una grave violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza", il quadro che dal 2006 regola il fragile equilibrio al confine. La missione si rivolge direttamente a Israele: "Ancora una volta, chiediamo alle Idf di cessare qualsiasi comportamento aggressivo e qualsiasi attacco contro o in prossimità dei caschi blu, che stanno lavorando per sostenere il ritorno alla stabilità che sia Israele che il Libano dicono di voler raggiungere".

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Le denunce di Unifil: "Israele costruisce muri illegali in Libano"

La missione Unifil, anche composta da soldati italiani, è stata ripetutamente attaccata negli ultimi anni dall'esercito israeliano. Due giorni fa i caschi blu avevano informato di aver condotto un'indagine geospaziale e di aver scoperto un muro in cemento armato eretto dalle Forze di Difesa Israeliane a sud-ovest di Yaroun.

"L'indagine ha confermato che il muro attraversava la Linea Blu, rendendo inaccessibili al popolo libanese oltre 4.000 metri quadrati di territorio libanese.  L'Unifil ha informato le IDF delle nostre scoperte e ha chiesto loro di spostare i muri. A novembre, le forze di peacekeeping hanno osservato ulteriori lavori di costruzione di muri a T nella zona. Un sopralluogo ha confermato che una sezione del muro a sud-est di Yaroun attraversava anche la Linea Blu. Informeremo formalmente le IDF delle nostre scoperte anche in questo caso. Un nuovo muro tra Aytaroun e Maroun ar Ras si trova a sud della Linea Blu. La presenza e le costruzioni israeliane in territorio libanese violano la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza e la sovranità e l'integrità territoriale del Libano. Invitiamo nuovamente le Forze di Difesa israeliane a rispettare la Linea Blu per tutta la sua lunghezza e a ritirarsi da tutte le aree a nord di essa".

Che cos’è l’Unifil

La Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) è stata creata nel 1978 con il compito iniziale di monitorare il ritiro israeliano dal Sud del Paese. Dopo la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah, il Consiglio di sicurezza ha ampliato il suo mandato attraverso la risoluzione 1701: oltre a sorvegliare la cessazione delle ostilità, la missione supporta le Forze armate libanesi, pattuglia la Linea Blu e cerca di prevenire incidenti che possano degenerare in un conflitto aperto.

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