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Guerra in Ucraina

“L’esercito ucraino è entrato in Russia, smettiamo di dire bugie“: la confessione del deputato russo

Le aperte critiche a Mosca sull gestione della guerra in Ucraina da parte dell’ex generale ed ex viceministro della difesa russa Andrey Kartapolov.
A cura di Antonio Palma
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"Dobbiamo smetterla di mentire. I russi dovrebbero ricevere informazioni veritiere su quanto sta accadendo al fronte. Ne abbiamo parlato molte volte. Ma in qualche modo questa cosa non raggiunge i vertici", a parlare è il presidente della Commissione Difesa della Duma russa, Andrey Kartapolov, alzando ancora una volta l'asticella delle critiche che in questi giorni stanno arrivando su esercito e Cremlino per la condotta della guerra in Ucraina

Stiamo parlano infatti di un pezzo grosso della vita pubblica russa, ex generale, ex viceministro della difesa e capo del principale dipartimento politico-militare dell'esercito.

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Non solo, Kartapolov non ha parlato in segreto ma in diretta durante una live di  Vladimir Soloviev, uno tra i più accaniti sostenitori della guerra in Ucraina e in prima linea nella propaganda russa.

Parlando in video collegamento, Kartapolov ha spiegato che i russi sanno che il ministero della Difesa tace sugli eventi dell'"operazione speciale" militare in Ucraina perché la gente conosce quanto accade dalle dichiarazioni dei governatori e dei corrispondenti  e dunque "è necessario smetterla di mentire", poiché ciò comporterà una perdita di credibilità dei cittadini.

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"Ho letto i rapporti dell'Ufficio informazioni sovietico quando i tedeschi si avvicinavano a Mosca. Dicevano apertamente che da qualche parte ci stavamo ritirando. In ogni rapporto dicevano che la brigata del tal dei tali ha fatto questo, i nostri piloti hanno distrutto il tal dei tali, le nostre perdite sono state tal dei tali. E la gente capiva il pericolo, sapeva che il nemico era sulla nostra terra. Anche ora il nemico è sulla nostra terra. Non si tratta delle zone appena acquisite dalla Federazione Russa. Quasi tutti i villaggi di confine della regione di Belgorod sono praticamente distrutti. Abbiamo la città russa di Valuiki, una città fortificata, tra l'altro, costantemente sotto tiro. Lo apprendiamo da chiunque, dai governatori e dai corrispondenti militari. Ma i rapporti del ministero della Difesa non cambiano" ha dichiarato Kartapolov.

"La gente lo sa. La nostra gente non è stupida. E vede che non vogliono dirgli nemmeno una parte della verità. Questo può portare alla perdita di credibilità" ha aggiunto.

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Non è il primo deputato della Duma a criticare la gestione della guerra da parte di Mosca e anzi da giorni si rincorrono le critiche da ogni parte anche sulla mobilitazione voluta da Putin.

Il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit, ad esempio ha ispezionato lo stato delle unità militari nella regione e ha parlato delle sue impressioni, raccontando “Stiamo completando la mobilitazione parziale e la formazione di unità di difesa territoriale. Ho visitato tutte le unità militari dove si trovano ora i nostri mobilitati. Da qualche parte è normale, ma da qualche parte semplicemente è terribile. Sono perplesso su come l'attuale unità di addestramento del Ministero della Difesa possa trovarsi in uno stato del genere. Sala da pranzo in rovina, docce rotte e arrugginite, niente letti e quelli che ci sono, sono rotti. Mancanza di uniformi, una piazza d'armi che appare come dopo un bombardamento, e chi più ne ha più ne metta".

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Per Kartapolov però il problema principale dell'esercito russo è il debole lavoro di intelligence, che è subordinato allo stato maggiore della Federazione russa. “Il nostro problema principale oggi sono i mezzi di ricognizione. Non forze, ma precisamente mezzi di ricognizione che permetterebbero di colpire i bersagli nemici in profondità. Serve formazione operativa, profondità strategica.  Ci sono molte domande a cui il comando delle forze aerospaziali dovrebbe rispondere", ha spiegato Kartapolov

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