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Guerra in Ucraina

Le minacce del leader ceceno Kadyrov: “Non rinunceremo a Kiev, dopo il Donbass prenderemo la Capitale”

Ramzan Kadyrov ha detto che non dovrebbero esserci dubbi sul fatto che Mosca non ha rinunciato a prendere Kiev. “Vi assicuro: non verrà fatto un passo indietro”.
A cura di Antonio Palma
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Mentre il mondo è col fiato sospeso alla notizia che la Russia sta preparando una nuova grande offensiva e est e nel sud dell'Ucraina  che si prevede sanguinosissima, il leader ceceno Ramzan Kadyrov avverte che i russi e i suoi uomini non si fermeranno e proseguiranno l'attacco fino a conquistare Kiev.  "Ci sarà un'offensiva" ha ammesso infatti il capo della repubblica russa della Cecenia, aggiungendo però che l'attacco russo non si scatenerà "solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città".

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La presenza del famigerato comandante delle milizie, accusate di crimini durante la guerra russa in Cecenia e ora impegnate anche nella guerra in Ucraina, era stata segnalata sia nelle repubbliche separatiste del Donbass riconosciute da Mosca, sia nei sobborghi della capitale ucraina. L'intervento diretto di Kadyrov e dei suoi uomini era stato richiesto dal Cremlino dopo le pesanti perdite subite sia al sud che nel nord dell'Ucraina. Kadyrov, che si è spesso descritto come il "soldato di fanteria" del presidente russo Vladimir Putin, ha detto che non dovrebbero esserci dubbi sul fatto che Mosca non ha rinunciato a prendere Kiev nonostante il ritiro dei russi dal nord dell'Ucraina. "Vi assicuro: non verrà fatto un passo indietro", ha detto Kadyrov in un video pubblicato sul suo canale Telegram.

Ramzan Kadyrov, il leader ceceno
Ramzan Kadyrov, il leader ceceno

Kadyrov, che è accusato dalle ONG e dall'Occidente di gravi violazioni dei diritti umani nella repubblica del Caucaso strettamente controllata dai russi, all'inizio del invasione aveva pubblicato sui social anche un video di se stesso in uniforme militare che studiava progetti attorno a un tavolo in una stanza con i suoi soldati affermando che era stato girato a Hostomel, un aeroporto vicino a Kiev catturato dalle forze russe nei primi giorni della loro offensiva. "Siamo a 20 km da voi nazisti di Kiev e presto saremo ancora più vicini" aveva minacciato Kadyrov prima che l'offensiva russa si infrangesse contro la resistenza ucraina spingendo il Cremlino a ritirarsi per concentrarsi solo sul Donbass.

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