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Conflitto Israelo-Palestinese

L’attacco dell’Iran a Israele non fa danni, Netanyahu vuole ritorsione, Biden frena: “Non parteciperemo”

Oltre 300 tra missili e droni lanciati nell’attacco dell’Iran a Israele non hanno fatto danni rilevanti. Si segnalano in tutto 31 feriti ma in gran parte dovuti alla calca durante la corsa verso i rifugi mentre è grave una bimba di 7 anni colpita da un scheggia di un missile intercettore. Israele si prepara a una reazione contro l’Iran ma dovrà tenere conto del parere contrario degli Usa che sono stati fondamentali nel respingere l’attacco.
A cura di Antonio Palma
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L‘attacco dell'Iran a Israele nella notte tra sabato e domenica con centinaia di missili e droni non ha fatto danni rilevanti. Quasi tutti i velivoli senza pilota e i razzi iraniani infatti sono stati intercettati dal sistema di difesa aereo israeliano, coadiuvato dalle forze aeree e navali statunitensi. L'allarme è già cessato in Israele tanto che lo spazio aereo è stato riaperto già prima mattinata così come quello della Giordania e dei Paesi vicini. Si segnalano in tutto 31 feriti ma in gran parte dovuti alla calca durante la corsa verso i rifugi mentre è grave una bimba di 7 anni colpita da un scheggia di un missile intercettore. Gli unici danni confermati da Israele, invece, riguardano la base aerea di Nevatim, nel Sud del Paese che però è rimasta operativa.

Secondo il bilancio ufficiale dell'Idf, l’Iran ha lanciato più di 300 “minacce aeree di vario tipo” verso Israele, inclusi missili balistici, droni e missili da crociera. Nel dettaglio si parla di circa 170 droni, di cui nessuno è entrato in Israele, oltre 30 missili da crociera abbattuti prima di entrate e oltre 120 missili balistici, una parte dei quali è entrato nello spazio aereo israeliano e alcuni hanno raggiunto il bersaglio.

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Israele esulta per la sua preparazione difensiva e ora si prepara a una reazione contro l'Iran ma dovrà tenere conto del parere degli Usa che sono stati fondamentali nel respingere l'attacco dell'Iran. "Insieme agli Stati Uniti e ad altri partner siamo riusciti a difendere il territorio dello Stato di Israele. Sono stati causati pochissimi danni: questo è il risultato delle impressionanti operazioni dell’IDF” ha confermato infatti il ministro della ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ribadendo le precedenti affermazioni del Premier Netanyahu.

Il Ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha aggiunto però che ora ci deve essere un “attacco schiacciante” contro l'Iran in risposta. Secondo un funzionario israeliano, citato dal Times of Israel, per ora però non è stata presa alcuna decisione ma la potenziale risposta sarà discussa oggi alla riunione del gabinetto di guerra, prevista nel pomeriggio.

Una risposta che potrebbe portare a una ulteriore escalation nell'area con conseguenze imprevedibili e sulla quale gli Usa non sono d'accordo. Il Presidente Usa infatti avrebbe detto a Netanyahu, in una telefonata, che gli Stati Uniti non parteciperanno alle operazioni offensive contro l'Iran. Lo riporta la Cnn. Biden avrebbe spiegato a Netanyahu che gli Usa non parteciperanno a nessuna operazione offensiva contro Teheran e non sosterranno una tale operazione. "Non cerchiamo un conflitto con l'Iran ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele" ha confermato il ministro della Difesa americano Lloyd Austin.

Gli Usa, che hanno partecipato attivamente alla difesa di Israele, hanno assicurato però che manterranno le loro forze armate in zona per continuare questo sostegno difensivo. "Dietro mio ordine, per sostenere la difesa di Israele, nel corso della scorsa settimana le forze armate statunitensi hanno spostato nella regione aerei e cacciatorpediniere per la difesa missilistica balistica. Grazie a questo dispiegamento e alla straordinaria abilità dei nostri militari, abbiamo aiutato Israele ad abbattere quasi tutti i droni e i missili in arrivo" ha spiegato Biden, assicurando che l'impegno prosegue.

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