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Guerra in Ucraina

La Russia attacca gli Usa: “Giocano col fuoco, più alte le probabilità di uno scontro nucleare”

Il viceministro degli Esteri russo Ryabkov ha accusato gli Usa di “giocare col fuoco. Le probabilità di uno scontro nucleare sono più alte oggi rispetto agli scorsi decenni”. Per Mosca Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia non potranno partecipare ai colloqui di pace sull’Ucraina.
A cura di Ida Artiaco
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Sale la tensione tra Stati Uniti e Russia, mentre continuano i combattimenti sul campo in Ucraina. Oggi il viceministro degli Esteri russo Ryabkov, come riferisce l’agenzia Tass, è tornato ad attaccare Washington e l'Occidente.

"Di fatto ci siamo ritrovati in aperto conflitto con gli Stati Uniti che stanno giocando con il fuoco. Le probabilità di uno scontro nucleare sono più alte oggi rispetto agli scorsi decenni. Al momento non c’è la possibilità di negoziare con gli Usa, anche segretamente, per ristabilire l’accordo New Start", ha detto riferendosi alla decisione comunicata nelle scorse settimane dal presidente Putin di sospendere il trattato sul nucleare.

Sempre oggi anche Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, in una lunga intervista ai media locali ha ribadito che "la minaccia di un conflitto nucleare nel mondo non è passata, anzi è aumentata".

Mosca: "Usa, Regno Unito, Germania e Francia fuori da negoziati"

Che i rapporti con il mondo occidentale siano sempre più tesi è confermato anche da una indiscrezione pubblicata oggi da Newsweek, secondo cui per Mosca, Usa, Regno Unito, Germania e Francia non potranno partecipare ai colloqui di pace sull'Ucraina.

Il ministero degli Esteri russo avrebbe respinto la proposta secondo cui "i più potenti partner occidentali dell'Ucraina dovrebbero essere coinvolti in eventuali negoziati per porre fine all'invasione russa", dal momento che "non possono essere considerati mediatori affidabili in alcun negoziato di pace dato il loro coinvolgimento nel conflitto".

"Tutti e quattro i Paesi citati – ha riferito il ministero russo, secondo Newsweek – sono loro stessi parti del conflitto: sostengono le iniziative di pseudo-pace di Zelensky, che sono requisiti ultimatum per la resa del nostro Paese. Con tali approcci, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania non possono pretendere di essere mediatori neutrali nell'avvio del processo di pace. Non sono interessati a risolvere la crisi e stanno facendo di tutto per massimizzare il confronto".

La NATO: "Prepararsi a guerra lunga"

Tuttavia, secondo il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, Putin non ha piani immediati per la pace in Ucraina e quindi l'Occidente deve prepararsi a fornire aiuti a Kiev per molto tempo ancora.

In una intervista rilasciata al quotidiano inglese The Guardian, ha affermato che il presidente russo è impegnato in "una guerra di logoramento".

I feroci combattimenti, attualmente concentrati intorno a Bakhmut, nell'Ucraina orientale, dimostrano che la Russia è disposta "a inviare sul campo migliaia e migliaia di truppe , a subire molte vittime pur di avere guadagni minimi", aggiungendo che Mosca sta aumentando la produzione industriale militare e "si sta rivolgendo a regimi autoritari come l'Iran o la Corea del Nord per ottenere più armi". .

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