La paura delle nuove varianti ferma la Germania: il lockdown duro prolungato fino al 7 marzo

Le nuove varianti del Covid-19, in particolare quella inglese e sudafricana, preoccupano non solo l'Italia, ma anche gran parte dei paesi europei. Ne sa qualcosa la Germania, dove il governo guidato da Angela Merkel già nei giorni scorsi ha prorogato fino al prossimo 7 marzo il lockdown duro già in vigore dal 16 dicembre. Una decisione necessaria dal momento che "le mutazioni del virus possono avere effetti catastrofici sui sistemi sanitari e bisogna impedire una terza ondata della pandemia", usando parole della stessa cancelliera. Intanto, mentre cala il numero dei nuovi contagi, ne sono 3.865 quelli segnalati dal Robert Koch Institute nelle ultime 24 ore, resta alto il numero dei decessi. Ieri ne sono stati altri 528, portando il totale a 65.604 vittime Covid dall'inizio dell'emergenza sanitaria.

Per questo, fino quasi alla metà del mese prossimo resteranno chiusi in Germania ristoranti, bar, palestre, centri estetici, cinema, teatri, negozi e bordelli. L’unica eccezione verrà fatta per i parrucchieri che potranno riaprire a partire dal primo marzo. Per quanto riguarda le scuole, invece, la decisione sulla riapertura o meno verrà presa non dal governo federale ma dai singoli Laender, anche se su questo punto la comunità medica si è già espressa: gli istituti devono rimanere chiusi per evitare la nascita di nuovi focolai. Resta in vigore anche l'obbligo di utilizzo delle mascherine Ffp2 o Nk95 all'interno dei negozi e sui mezzi di trasporto pubblico. Ancora, l’incentivo, per quanto possibile, a continuare con lo smart working, lo stop ai viaggi non indispensabili sul territorio nazionale e all’estero, con gli unici spostamenti autorizzati che restano quelli motivati da necessità lavorativa. Le visite private ammesse prevedono una sola persona esterna al nucleo familiare, esclusi i minori
Nonostante, ciò, non è in vigore il coprifuoco notturno, anche se viene raccomandato ai cittadini di ridurre al massimo i contatti sociali. Le misure, unite alla campagna di vaccinazione che procede seppur a ritmo non sostenuto, funzionano: secondo l'RKI, il numero di nuove infezioni per 100.000 abitanti segnalate entro sette giorni è pari a 69. Solo un mese fa, il 17 gennaio, era pari a 137, ma è ancora lontano l'obiettivo dei 35 casi ogni 100mila abitanti che Merkel vorrebbe raggiungere per allentare la stretta.