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Guerra in Ucraina

La mappa aggiornata dell’invasione in Ucraina: i russi avanzano a ovest

La mappa dell’invasione in Ucraina dell’11 marzo segna l’allargamento della Russia verso le città occidentali del paese, pericolosamente vicine al confine don la Polonia.
A cura di Andrea Parrella
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È il sedicesimo giorno di guerra in Ucraina e i combattimenti continuano, senza sosta, con una svolta importante registrata nelle ultime ore: l'esercito russo ha ampliato il suo raggio di azione, colpendo l'ovest del territorio ucraino che fino a questo momento non era stato ancora interessato dall'invasione. La mossa, inutile dirlo, preoccupa per la vicinanza delle città colpite con il confine polacco, frontiera che segna la linea di demarcazione con il territorio dell'Unione Europea e della NATO.

La situazione al confine con l'Unione Europea

Le truppe russe si stanno pericolosamente avvicinando al confine con i territori che fanno parte dell'Unione Europea. Fino a ieri l'avanzata delle truppe si era concentrata sui tre fronti: a sud per il controllo dell'accesso al Mar Nero, a nord a est per il Donbass e a nord per la capitale Kiev. Basta osservare la mappa per capire che l'intento è chiaro, se si considerano le affermazioni con cui il ministro della Difesa Shoigu ha annunciato che la Russia ha pronto anche un piano per ammassare nuove truppe militari sul confine Nato a occidente.

L'invasione nell'Ucraina occidentale

L'11 marzo certifica un passaggio strategico importante dal giorno dell'invasione. Il ministero della Difesa russo ha infatti annunciato attacchi mirati agli aeroporti militari delle città occidentali di Ivano-Frankivisk e Lutsk, quest'ultima distante circa 90 km dal confine con la Polonia. Entrambe le aree sono attualmente fuori servizio in seguito ai bombardamenti russi.  "La diplomazia ha i suoi tempi, non ha i tempi delle bombe – ha detto il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio a margine del Forum della diplomazia di Antalya in Turchia – ciò che mi preoccupa è che le bombe iniziano a cadere anche sul lato ovest dell'Ucraina e quindi vicino ai confini dell'Unione europea. Dobbiamo fare presto".

La situazione a Mariupol e Kharkiv

Le due città più colpite nelle due settimane di conflitto sono senza dubbio Mariupol e Kharkiv. Su entrambe proseguono gli attacchi dell'armata russa e il numero di vittime non tende ad arrestarsi. Nelle ultime ore, via Telegram, il municipio di Mariupol, nel denunciare i crimini perpetrati dai russi, ha affermato che il bilancio delle vittime fino a questo momento ammonta a quasi 1600 morti.

Cosa succede a Kiev

A Kiev, intanto, pare sia sempre più vicina la battaglia. Il convoglio di truppe e mezzi russi, lungo oltre 60 chilometri, che per giorni è rimasto fermo alle porte della capitale, si è disperso per riposizionarsi nelle foreste e nelle città limitrofe, come rivelato dalle immagini satellitari diffuse da Maxar nelle scorse ore, che mostrano come le unità corazzate dell'esercito russo si siano mosse per sistemarsi in posizione d'attacco altrove. Secondo gli esperti militari questo significa che l'attacco finale alla città di Kiev potrebbe essere imminente.

Le ultime notizie

Al netto dell'avanzata russa sopra descritta, va segnalata l'uccisione di un terzo generale russo caduto oggi sul terreno. Un dato rilevante, vista la durata del conflitto e la sproporzione, in termini di forza, tra i due eserciti. Tra gli eventi rilevanti e significativi anche il sequestro del sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, preso mentre stava distribuendo aiuti umanitari alla popolazione, come testimonierebbe un video circolato molto in giornata. I fatti della giornata, come sempre, sono stati un continuo susseguirsi di annunci istituzionali da parte di alti rappresentanti occidentali (Biden ha annunciato ban su alcol e pesce importato dalla Russia) e della Federazione Russa, così come quella puntuale del presidente ucraino Zelensky, che ha annunciato: "Siamo sulla strada della vittoria".

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