La Germania esportò sostanze chimiche al regime di Assad

Il governo tedesco ha ammesso di aver esportato sostanze chimiche in Siria tra il 2002 e il 2006: decine di tonnellate di elementi, tra i quali il florulo di sodio e il florulo di idrogeno. Ad ammetterlo è stato il ministero dell'economia, sollecitato dai quesiti posti dal partito di sinistra radicale Die Linke. I prodotti potrebbero essere stati utilizzati dal regime di Assad per produrre armi non convenzionali, ma il ministro ha strenuamente difeso la vendita. Il via libera venne dato dal governo social democratico di Gerhard Schröder, che avrebbe autorizzato le esportazioni dopo "un attento esame". Il governo ha anche assicurato che quelle sostanze sono state probabilmente utilizzate per scopi civili, "ad esempio il trattamento dei metalli o la fabbricazione di dentifricio". Tuttavia un'inchiesta della tv pubblica ARD ha svelato come quei prodotti possono essere utili anche per la produzione del gas sarin, imputato di essere stato utilizzato il 21 agosto in un quartiere di Damasco provocando 1.400 morti tra la popolazione civile. L'utilizzo del gas è stato confermato dal rapporto dell'Onu presentato due giorni fa, che tuttavia non imputa chiaramente al regime di Assad la paternità della strage.