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La Germania è entrata nella quarta ondata Covid. Gli esperti: “La situazione peggiorerà”

La Germania è da giorni alle prese con un preoccupante aumento dei contagi da Covid-19: l’incidenza delle infezioni nell’ultima settimana si è attestata – per la prima volta dallo scorso maggio – oltre i 90 casi ogni 100mila abitanti e tutti i dati fanno pensare che nelle prossime settimane, anche a causa dell’arrivo dell’inverno, la situazione peggiorerà ulteriormente.
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A cura di Davide Falcioni
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La Germania è da giorni alle prese con un preoccupante aumento dei contagi da Covid-19: l'incidenza delle infezioni nell'ultima settimana si è attestata – per la prima volta dallo scorso maggio – oltre i 90 casi ogni 100mila abitanti e tutti i dati fanno pensare che nelle prossime settimane, anche a causa dell'arrivo dell'inverno, la situazione peggiorerà ulteriormente: secondo le autorità sanitarie il paese sta entrando nel "cuore" della quarta ondata dopo mesi relativamente tranquilli in cui la pandemia era stata tenuta sotto controllo. Le infezioni sono tornate ad aumentare bruscamente ad agosto, poi la curva dei contagi si è stabilizzata infine, nei primi giorni di ottobre, c'è stata una nuova crescita delle infezioni; venerdì l'incidenza ha raggiunto i 95,1 casi ogni 100mila abitanti mentre sette giorni prima questo valore era sensibilmente inferiore e pari a 68 casi ogni 100mila abitanti.

Alla luce dei dati emersi negli ultimi giorni – con oltre 19mila contagi e 116 morti registrati venerdì – il Robert Koch Institut ha lanciato l'allarme per i prossimi mesi : il tasso di occupazione dei reparti di area medica e di quelli di terapia intensiva è destinato a crescere e alcuni ospedali lamentano che già ora si registrano delle difficoltà per carenza di personale. Tuttavia il sistema sanitario nazionale dovrebbe reggere l'urto della quarta ondata con maggiore serenità rispetto allo scorso anno, visto che la campagna di vaccinazione ha consentito a milioni di soggetti fragili di mettersi al sicuro rispetto alle conseguenze più gravi del Covid-19. Il livello di guardia comunque dovrà continuare ad essere alto: a giovedì nei reparti di rianimazione erano ricoverate 1.540 persone, 850 delle quali supportate da ventilazione meccanica. I posti letto disponibili sono 22.207 e il problema più serio è rappresentato dalla carenza di personale: migliaia di infermieri infatti sono andati in pensione negli ultimi mesi e non sono stati sostituiti. Secondo le autorità sanitarie la saturazione delle terapie intensive nei prossimi mesi potrebbe superare il livello di guardia se i cittadini non saranno cauti, a dimostrazione che i vaccini – pur rivelatisi uno straordinario strumento per evitare conseguenze gravi – non bastano da soli per mantenere la pandemia sotto controllo: è necessari continuare a indossare mascherine ed evitare assembramenti. E si tratta di una lezione che anche in Italia dovrà essere imparata in fretta.

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