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La foto del papà che piange sul corpo del figlio 15enne ucciso durante i bombardamenti

Iliya aveva solo 15 anni: è morto mentre stava giocando a calcio. A ucciderlo sono stati i bombardamenti che hanno devastato la sua città, Mariupol. A piangere sul suo corpo è Serhii, il padre.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Fonte: AP/Evgeniy Maloletka)
(Fonte: AP/Evgeniy Maloletka)

Iliya aveva solo 15 anni. È stato ucciso mentre stava giocando a calcio. La sua morte è stata causata dai bombardamenti che hanno devastato la sua città, Mariupol. Il 15enne è l'ennesima vittima del conflitto tra Russia e Ucraina che, in appena otto giorni, ha già provocato decine di morti e ferite. A piangere sul suo corpo è Serhii, il padre: "Il mio bambino", ha ripetuto l'uomo mentre premeva la sua faccia contro quella del figlio.

Gravissime ferite alle gambe

Sulla base di quanto riportato da "Il Telegraph", che ha intervistato il fotografo dell'Associated Press Evgeniy Maloletka autore dell'immagine, Iliya era sul retro di una macchina insieme ad altri due adolescenti: "Uno dei due aveva le gambe crivellate da proiettili, sembravano carne cruda". Il 15enne era già morto quando è arrivato in ospedale. Gli altri due ragazzi che sono stati portati in ospedale insieme a Iliya, Artyom e David (anche loro 15enni), sono stati immediatamente ricoverati.

Stava giocando a calcio con gli amici

I tre si conoscevano e stavano giocando insieme a calcio vicino a scuola. A un certo punto sono iniziati i bombardamenti. A trovarli è stato il padre di Iliya, Serhii, che ha poi viaggiato con loro. Anche Artyom e David avevano le gambe crivellate da proiettili: "Alle persone con queste ferite, vengono amputate le gambe. Non sono sicuro di cosa accadrà a loro", ha detto sempre il fotografo al The Telegraph. Anche l'ospedale in cui i tre ragazzi sono stati portati, è stato bombardato e, viste le condizioni della struttura, le persone che vengono portate lì spesso vengono messe a terra.

Mariupol sotto assedio da giorni

Mariupol è stata preda di diversi bombardamenti in questi giorni. I residenti non hanno elettricità, non hanno acqua e anche il cibo sembrerebbe scarseggiare. Viste le condizioni, spesso i medici non sanno dove portare i feriti e come curarli. Gli ospedali infatti sono pieni di morti e feriti. Ieri, giovedì 3 marzo, c'è stata un'esplosione in un centro commerciale. Mariupol conta circa mezzo milione di abitanti ed ha una posizione strategica data dalla sua vicinanza al mar d'Azov: da diversi giorni è preda di attacchi aerei dei russi: "Non si possono prendere i feriti dalle strade, dagli appartamenti, dal momento che i bombardamenti non cessano", ha detto il sindaco Vadym Boichenko.

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