105 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La Cina gestisce 100 stazioni di polizia illegali all’estero per sorvegliare gli esuli, anche in Italia

Secondo un dossier della ong Safeguard Defenders, pubblicato in esclusiva dalla Cnn, Pechino avrebbe istituito più di 100 stazioni di polizia in tutto il mondo per monitorare e in alcuni casi rimpatriare i cittadini cinesi che vivono in esilio: 11 si troverebbero anche in Italia.
A cura di Ida Artiaco
105 CONDIVISIONI
Immagine

Pechino avrebbe istituito più di 100 stazioni di polizia in tutto il mondo per monitorare e in alcuni casi rimpatriare i cittadini cinesi che vivono in esilio, utilizzando accordi di sicurezza bilaterali stipulati con paesi in Europa e Africa per ottenere una presenza capillare a livello internazionale.

L'indiscrezione è stata lanciata in esclusiva dalla Cnn, che ha potuto visionare e pubblicare un rapporto del gruppo per i diritti umani Safeguard Defenders. L'organizzazione, di base a Madrid, ha rivelato che la Cina gestisce altre 48 stazioni di polizia all’estero oltre alle 54 rivelate in un precedente rapporto reso noto a settembre.

Tra le nuove rivelazioni, c’è quella di un cittadino cinese costretto a tornare a casa da agenti che lavoravano sotto copertura in una stazione di polizia cinese in un sobborgo di Parigi, espressamente reclutati a tale scopo, oltre a una precedente rivelazione circa altri due esuli cinesi rimpatriati con la forza, uno in Serbia, l’altro in Spagna.

Le informazioni di Safeguard Defenders hanno portato ad oggi all’apertura di indagini in almeno 13 Paesi. E nel dossier si parla, oltre che di Croazia, Serbia e Romania, anche di Italia.

Come rivela la Cnn, al cui lavoro hanno partecipato anche L'Espresso e Le Monde, il nostro Paese "dal 2015 ha firmato una serie di accordi bilaterali di sicurezza con la Cina" ed "ha ospitato 11 stazioni di polizia cinesi, tra cui Venezia e Prato, vicino a Firenze". E "tra il 2016 e il 2018 la polizia italiana ha condotto molteplici pattugliamenti congiunti con la polizia cinese – prima a Roma e Milano – e successivamente in altre città tra cui Napoli, dove Safeguard Defenders ha trovato prove di un sistema di videosorveglianza in aree residenziali, ufficialmente per scoraggiare crimini".

Ma, in ogni caso, la stessa emittente televisiva americana ha ricordato che "indagini locali su una delle stazioni non avevano portato alla luce alcuna attività illegale", mentre, aggiunge la Cnn, i ministeri degli Esteri e dell'Interno italiani non hanno risposto alle domande dei loro giornalisti.

Tuttavia, il governo cinese, interpellato dalla Cnn a novembre, ha negato di gestire forze di polizia non dichiarate al di fuori del suo territorio, definendoli hub amministrativi, istituiti per aiutare gli espatriati cinesi ad espletare alcune pratiche, come il rinnovo della patente di guida o come risposta alla pandemia di Covid-19, per aiutare i cinesi costretti a restare all'estero con il rinnovo dei propri documenti. "Usare questo come pretesto per diffamare la Cina è inaccettabile", hanno commentato dal Ministero degli Affari esteri di Pechino.

105 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views