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Guerra in Ucraina

Kiev, cos’è successo nella notte. La capitale sotto assedio resiste, Zelensky: “Non me ne vado”

Doveva essere la notte in cui si sarebbe deciso il destino di Kiev e la città per ora ha respinto gli assalti russi. Combattimenti nelle strade, bombardati edifici. Il presidente Zelensky in un video: “Resto qui, non deporremo le armi”.
A cura di Redazione
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Doveva essere la notte in cui si sarebbe deciso il destino di Kiev, e della guerra, almeno stando alle parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la notte ha detto perlomeno che Kiev non si arrende e vuole resistere fino all’ultimo. Le segnalazioni parlano di combattimenti ovunque nella città, soprattutto Prospect Peremohy, la via della Vittoria, una delle principali arterie della città, dove stando a un post su Facebook dell’account ufficiale dell’esercito ucraino, c’è stato un assalto respinto delle truppe russe a una postazione in difesa della città.

Le testimonianze registrano anche combattimenti nella zona sud della città, così nei pressi dell’aeroporto militare di Hostomel, a nord ovest, mentre arrivano segnalazioni di truppe russe che stanno cingendo d’assedio la città da est, in arrivo dalla città di Karkhiv. Nella notte, diversi missili hanno colpito la città, distruggendo palazzi e abitazioni. Non c’è ancora una stima ufficiale delle vittime, con buona parte dei 3 milioni di abitanti della Capitale che hanno trovato rifugio sottoterra, nelle cantine e nelle stazioni della metropolitana.

Il video di Zelensky

Alle prime ore del mattino, un video pubblicato su Twitter del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvalorato la tesi della resistenza di Kiev. Nel video si vede il presidente mentre cammina per le strade di Kiev. "Ci sono molte informazioni false online secondo cui avrei chiesto al nostro esercito di deporre le armi", dice Zelensky, mentre si trova nei pressi della Casa delle Chimere, uno degli edifici caratteristici situati nel centro della capitale ucraina. "Sono qui. Non deporremo le armi. Difenderemo il nostro stato", afferma smentendo le indiscrezioni che lo vedrebbero pronto a lasciare il Paese.

Cosa succede ora

Diversi analisti parlano di capitale sotto assedio, con i carri armati e l’artiglieria pesante in arrivo da tutte le direzioni e i bombardamenti che continuano anche durante il giorno. Una situazione difficile per Kiev nonostante, secondo quanto riporta la Reuters, il presidente americano avrebbe dato ordine di inviare aiuti militari all’Ucraina per un ammontare complessivo di 350 milioni di dollari, mentre diverse fonti statunitensi riportano che gli Usa premono affinché alla Russia sia negato l’accesso al sistema dei pagamenti internazionali SWIFT.

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