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Italia-Serbia 68-80, Europei di Basket 2011: cadono gli azzurri all’esordio

Esordio amaro per l’Italia, che deve arrendersi per 68-80 alla Serbia vicecampione d’Europa. Per gli azzurri non bastano i 22 punti di Bargnani e i 15 di Gallinari.
A cura di Vincenzo Di Guida
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Kendrick Perkins, Danilo Gallinari

L’illusione dura solo un quarto: il primo (18-10), poi la Serbia fa la Serbia e piano piano si riprende la partita, stritolando l’Italia con il genio di Teodosic e una panchina che fa la differenza, imponendosi 80-68

Che avvio!

L’inizio degli azzurri fa ben sperare. La Serbia è inceppata, lenta e macchinosa, l’Italia no: pronti via e parziale di 7-0 per gli azzurri. A destare dal torpore gli slavi ci pensa il solito Milos Teodosic, che decide di mettersi in proprio e piazza due bombe di fila per il 7-6. Gli azzurri (partiti in quintetto con Cusin al posto di Bargnani), trovano punti importanti da un grande Gallinari e da Stefano Mancinelli, ispirato in regia da Daniel Hackett. Italia avanti alla fine del primo quarto (18-10). Ma il motore della Serbia è come un diesel, e dopo una prima frazione di rodaggio inizia a girare alla grande. Dalla panchina serba escono Mcvan (16) e Perovic, che sotto canestro spadroneggiano. Si aprono così anche spazi sul perimetro, dove iniziano a piovere triple con Tepic (15) e Teodosic (15). La Serbia mette la freccia sul 28-25 a metà secondo quarto, ma l’Italia resiste con l’energia di Datome e la sfontezza di Hackett. Al riposo lungo si va con la Serbia vanti 35-29.

Incubo terzo quarto

Si riparte e l’Italia in tre minuti sprofonda sotto i colpi della Serbia, che piazza un micidiale break di 11-0 e vola sul 49-31. Pianigiani ricorre al timeout, che sembra non sortire gli effetti sperati. In attacco gli azzurri si producono in troppe palle perse, frutto di una circolazione di palla asfittica. Si va sotto anche di diciotto punti. Secondo timeout e questa volta Gallinari alza la voce. Gli azzurri cambiano marcia, in particolar Bargnani che sale in cattedra, segnando 11 punti nel quarto, e con il contributo di Hackett (tra i migliori) e qualche lampo di Belinelli, l'Italbasket torna sotto. I nostri avversari, invece, si rilassano iniziando a giocare troppo di fino. Risultato? Controbreak Italia che ricuce sino al -4 (57-53) di fine terzo quarto.

Serbia sul velluto

Come nel primo quarto, anche questa volta l’illusione dura poco. La Serbia ricaccia indietro gli azzurri e in soli cinque minuti riprende un vantaggio di sicurezza di quindici lunghezze, bucando a ripetizione la difesa a zona predisposta da Pianigiani. E’ gioco, partita, incontro. Il coach italiano richiama Gallinari, e nel finale ci pensa Bargnani a rendere meno amaro il passivo, mentre dall’altra parte Teodosic continua a sfornare assist (8) per la gioia di Savanovic e Keselj. Finisce 80-68. Molte ombre (leggasi problema playmaker) sull’Italia, ma anche qualche piccola luce. Domani c’è la Germania del fuoriclasse Nowitzki. E’ già partita da dentro o fuori.

Le pagelle dei "big three"

Un promosso, un rimandato e un bocciato tra i “Big Three” italiani nell'incontro di basket tra Italia e Serbia. Splende la stella di Danilo Gallinari in avvio di partita: il Gallo morde in difesa (due recuperi), dove è su tutte le linee di passaggio, e si carica la squadra sulle spalle in attacco. Alla fine ne mette 15, ma cala un po’ bel finale.
Rimandato Bargnani. Il Mago parte dalla panchina, perché Pianigiani preferisce salvaguardarlo dai falli. Male nel primo tempo (2 punti con 1/5), sontuoso nel terzo quarto quando segna 11 punti, contribuendo a riportare gli azzurri in linea di galleggiamento dal -18 al -4. Andrea chiude con 22 punti e 9 rimbalzi, ma il giocatore dei Toronto Raptors deve salire di colpi prima che la squadra sprofondi sul -18.
Bocciato Marco Belinelli. La guardia degli Hornets insiste nel palleggio rallentando l’azione, tira male da fuori (1/7 da tre), dimostrando per l’ennesima volta di essere più efficace lontano dalla palla che nel gestire il gioco.

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