Israele esclusa dalla Fiera del Levante di Bari perché “sta commettendo un genocidio a Gaza”

La Fiera del Levante di Bari, in programma dal 13 al 21 settembre prossimi, ha confermato l'esclusione di Israele dalla manifestazione. La decisione dell'Ente fieristico arriva dopo l'appello del sindaco di Bari Vito Leccese, che lo scorso primo luglio aveva invitato "a non far partecipare Israele alle attività fieristiche all'interno del quartiere fieristico barese, istituzionali ed economiche".
Il tema di quest'anno della storica manifestazione fieristica pugliese ruota attorno ai valori della pace e del dialogo tra i popoli del Mediterraneo, con particolare attenzione alla promozione di relazioni commerciali e culturali basate sul rispetto dei diritti umani. In questo contesto, l'esclusione di Israele si inserisce nella linea etica adottata dall'organizzazione, che ha voluto mantenere coerenza tra i valori promossi dalla fiera e le partecipazioni ammesse. Lo stato ebraico, infatti, dal 7 ottobre 2023 sta conducendo un vero e proprio massacro del popolo palestinese nella Striscia di Gaza ed ha ucciso non meno di 63mila persone, inclusi circa 18mila bambini e bambine. Nel frattempo, i coloni israeliani stanno continuando l'espulsione e la colonizzazione dei villaggi palestinesi in Cisgiordania con l'avallo del governo.
"Per una comunanza di vedute etiche e politiche – informa l'ente – la Nuova Fiera del Levante ha espresso da subito una netta presa di distanza dalle atrocità del genocidio in corso contro il popolo palestinese e ha sostenuto, diventandone promotrice, l'iniziativa per proporre il premio Nobel per la pace 2025 ai bambini di Gaza", avanzata dalla fondazione ‘L'isola che non c'è' di Latiano.
La manifestazione fieristica, che tradizionalmente rappresenta un ponte tra l'Europa e i Paesi del Mediterraneo orientale, quest'anno punta quindi a valorizzare progetti di cooperazione internazionale che privilegino la tutela dei diritti umani e civili e la costruzione di rapporti commerciali equi e sostenibili.
L'iniziativa per il Nobel ai bambini di Gaza viene considerata dalla Fiera "un appello morale alla comunità internazionale affinché riconosca il diritto alla pace e alla vita per ogni bambino, ovunque nel mondo", sottolineando come l'evento fieristico voglia assumere un ruolo attivo nella promozione di valori umanitari oltre che economici.
Le chiavi della città a Francesca Albanese
La linea di sostegno alla causa palestinese del Comune di Bari si è concretizzata anche nella cerimonia del 4 agosto scorso, quando nel teatro Piccinni il sindaco Leccese ha consegnato le chiavi della città a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati. Un riconoscimento che si inserisce in una serie di iniziative concrete dell'amministrazione barese, dal gemellaggio con Beit Jala al progetto COOP4WaterRights per Khan Younis.

"Non c'è più spazio per silenzi, tentennamenti, omissioni e mistificazioni", ha dichiarato il sindaco durante la cerimonia, sottolineando come Bari voglia essere "al fianco di Francesca Albanese, la prima esponente delle Nazioni Unite destinataria di sanzioni da parte di uno Stato". Il riferimento è alle misure adottate dal Segretario di Stato americano, che secondo Leccese testimoniano "quanto il suo lavoro di ricerca e documentazione abbia toccato il cuore di un sistema aberrante di interessi economici e politici".
Già in quell'occasione il sindaco Leccese aveva ricordato che "il Consiglio comunale di Bari ha preso una posizione forte e chiara con un ordine del giorno che condanna i crimini di guerra nella Striscia di Gaza, e dichiara non gradita la partecipazione di Israele alla Fiera del Levante fino a quando non cesseranno l'intervento militare e la sistematica violazione dei diritti umani. Decisione che segue una mozione di gennaio che impegnava a richiedere al Governo italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Nello stesso giorno, abbiamo conferito le chiavi della città a Wael Al-Dahdouh, giornalista palestinese, per il suo impegno costante nel documentare le atrocità commesse dall'esercito israeliano, nonostante le dolorose perdite personali e il martirio della sua famiglia".
Insomma, l'esclusione di Israele dalla prossima edizione della Fiera del Levante si inserisce in un più ampio panorama di iniziative di concreta solidarietà con la causa palestinese.