“Israele a Gaza sta commettendo un genocidio”: il rapporto degli esperti non lascia dubbi

Il governo e l'esercito israeliano, nella Striscia di Gaza, stanno commettendo un genocidio. A usare ufficialmente il termine è una risoluzione della Iags (l'Associazione internazionale degli studiosi dei genocidi), che raccoglie oltre cinquecento esperti della materia. Il motivo è semplice: le azioni di Israele "soddisfano la definizione giuridica di genocidio", contenuta in un'apposita convenzione delle Nazioni unite.
La Iags è un'associazione nata nel 1994 negli Stati Uniti, e oggi raccoglie membri da tutto il mondo. Nei suoi trentuno anni di storia ha approvato tredici risoluzioni che dichiaravano un genocidio. Dall'Armenia al Darfur, dai Rohingya in Birmania agli Uiguri in Cina, fino al genocidio dei Curdi e quello avvenuto in Nagorno-Karabakh per opera dell'Azerbaigian. Ieri, i suoi membri hanno approvato con un'ampia maggioranza la risoluzione che prende posizione anche sui fatti di Gaza.
La definizione di genocidio
Nei quasi due anni dall'inizio dei bombardamenti israeliani sulla Striscia, dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, la parola "genocidio" è spesso stata considerata divisiva. Ma negli ultimi mesi sempre più spesso associazioni umanitarie, intellettuali ed esperti l'hanno utilizzata spiegandone il motivo. La Convenzione Onu sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, entrata in vigore nel 1951, definisce così il reato:
Genocidio significa qualunque dei seguenti atti commessi con l'intenzione di distruggere, del tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale:
a) uccidere membri del gruppo
b) causare seri danni fisici o mentali a membri del gruppo
c) infliggere deliberatamente al gruppo condizioni di vita pensate per causarne la distruzione fisica, del tutto o in parte
d) imporre misure mirate a prevenire le nascite nel gruppo
e) trasferire con la forza bambini del gruppo in un altro gruppo
"Attacchi agli ospedali, bambini uccisi, deportazioni": Israele compie crimini di guerra e contro l'umanità
"Dal terribile attacco condotto da Hamas il 7 ottobre 2023, che costituisce di per sé un crimine internazionale, il governo di Israele si è reso responsabile di crimini sistematici e diffusi contro l'umanità, crimini di guerra e genocidio, compresi attacchi indiscriminati e deliberati contro i civili e le infrastrutture civili (ospedali, abitazioni, edifici commerciali, ecc.) di Gaza", si legge nel risoluzione della Iags. Le azioni di Israele "non sono state dirette solo contro il gruppo Hamas, responsabile di tali atti, ma hanno anche preso di mira l'intera popolazione di Gaza".
Tra queste azioni ci sono "torture, detenzioni arbitrarie e violenze sessuali e riproduttive". Ma anche "attacchi deliberati contro professionisti del settore medico, operatori umanitari e giornalisti", e "la privazione deliberata di cibo, acqua, medicine ed elettricità essenziali per la sopravvivenza della popolazione".
Non solo. Il governo israeliano ha "sfollato con la forza più volte quasi tutti i 2,3 milioni di palestinesi della Striscia di Gaza e ha demolito oltre il 90% delle infrastrutture abitative del territorio". Ha "ucciso o ferito più di 50mila bambini", un gruppo particolarmente protetto dal diritto internazionale e dalla Convenzione sul genocidio: "Prendere di mira i bambini è indice dell'intenzione di distruggere un gruppo in quanto tale, almeno in parte. I bambini sono essenziali per la sopravvivenza di qualsiasi gruppo in quanto tale".
La risoluzione elenca i moltissimi motivi che la sostengono, rimandando ai rapporti internazionali che forniscono le prove necessarie. In alcuni casi si parla di dichiarazioni, come l'appoggio dei Benjamin Netanyahu per "il piano dell'attuale presidente degli Stati Uniti di espellere con la forza tutti i palestinesi dalla Striscia di Gaza, senza diritto di ritorno". In altri, di atti più concreti, come "la distruzione deliberata di campi agricoli, magazzini alimentari, panifici e altre violenze che impediscono la produzione di cibo, insieme al rifiuto e alla restrizione degli aiuti umanitari".
Infine, si ricorda che "numerosi esperti israeliani, palestinesi, ebrei e altri studiosi che lavorano nel campo degli studi sull'Olocausto e sul genocidio e nel diritto internazionale hanno concluso che le azioni del governo e dell'esercito israeliani costituiscono un genocidio". Per questo, l'associazione dichiara che ciò che sta accadendo a Gaza è un genocidio e chiede al governo di Israele di fermarsi.