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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israele: “A Gaza nessuna carestia, lanceremo aiuti umanitari ma la guerra continua”

“A Gaza non c’è carestia; questa è una fake news promossa da Hamas”, è quanto sostiene l’esercito israeliano in una nota che annuncia la ripresa del lancio di aiuti dal cielo e corridoi umanitari per i convogli delle Nazioni Unite. “La guerra continua” sottolinea l’Idf.
A cura di Antonio Palma
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L'esercito israeliano ha annunciato la ripresa del lancio di aiuti umanitari a Gaza ma al contempo sostiene che nella Striscia "Non c'è alcuna carestia". Un portavoce militare ha spiegato che gli aiuti inizieranno già nelle prossime ore e che saranno istituiti anche corridoi umanitari per i convogli delle Nazioni Unite, senza tuttavia specificare quando e dove. L'esercito ha anche affermato di essere pronto ad attivare "pause umanitarie" nelle aree densamente popolate ma anche in questo caso senza alcun dettaglio.

"Le nuove misure per migliorare gli aiuti umanitari a Gaza prevedono la ripresa di lanci aerei che includono 7 pallet di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo inscatola.  Corridoi umanitari umanitaria per consentire il movimento sicuro dei convogli delle Nazioni Unite che consegnano cibo e medicine. Per facilitare gli aiuti, inoltre si possono attuare pause umanitarie nelle aree popolate  ed è stata ricollegata una linea elettrica da Israele a un impianto di desalinizzazione di Gaza, portando la produzione giornaliera di acqua a 20.000 metri cubi" elenca l'Idf in comunicato della sera che però subito dopo afferma che "Non c'è nessuna carestia a Gaza" nonostante gli allarmi dell'Onu.

"L'IDF sottolinea che a Gaza non c'è carestia; questa è una falsa campagna promossa da Hamas" sostiene l'esercito di Tel Aviv contrariamente a quanto affermano tutte le organizzazioni umanitarie. "La responsabilità della distribuzione del cibo ricade sulle Nazioni Unite e sulle organizzazioni umanitarie internazionali. Pertanto, ci si aspetta che le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali migliorino l'efficacia della distribuzione degli aiuti e garantiscano che questi non raggiungano Hamas" si legge ancora nella nota.

Ancora una volta dunque Israele addossa la responsabilità della crisi umanitaria nella Striscia al gruppo palestinese, come già fatto spesso in passato, ma questa volta punta il dito anche sulle Nazioni Unite e sulle organizzazioni umanitarie. Infine le forze armate israeliane hanno sottolineato che  la decisione di riprendere il lancio degli aiuti non avrà impatto sulla guerra che prosegue. "Le operazioni di combattimento non sono cessate. Continueremo a operare a Gaza per recuperare tutti gli ostaggi e sconfiggere Hamas, sia in superficie che sottoterra" hanno messo in chiaro dall'Idf

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