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Iran, gara di vignette sulla negazione dell’Olocausto

Il concorso in risposta ai disegni anti Islam di Charlie Hebdo.
A cura di Antonio Palma
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Un vero e proprio concorso internazionale tra vignettisti con tanto di premi in denaro per chi verrà dichiarato vincitore da una giuria di esperti, ma con una particolarità: il tema da rappresentare dai disegnatori sarà quello della negazione dell'Olocausto. È quanto andrà in scena in Iran a pochi giorni dalla commemorazione in tutto il mondo delle vittime della shoah in occasione dei 70 anni dell'orrore di Auschwitz. Come spiega l'Ansa, la provocazione è stata lanciata dall'istituto iraniano del fumetto che ha messo in palio anche sostanziosi premi in denaro per i primi tre classificati: rispettivamente 12mila, 8mila e 5mila dollari. L'idea, alquanto macabra, sembra ancora più incredibile se si pensa che è stata lanciata in risposta ai disegni anti Islam di Charlie Hebdo, il settimanale satirico vittima di un terribile attentato a Parigi che è costato la vita al direttore e a molti suoi vignettisti. Come hanno spiegato gli organizzatori al quotidiano Teheran Times, l’iniziativa infatti è una reazione alle "offensive vignette" su Maometto pubblicate dal settimanale francese. I lavori che parteciperanno alla gara saranno anche esposti al Museo palestinese d’arte contemporanea di Teheran.  Del resto l'Iran non è nuovo a simili iniziative, un concorso di vignette negazioniste era andato già in scena nel 2006.

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