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India, l’omosessualità è un reato. Lo conferma la Corte Suprema

La decisione della Corte ribalta quella presa da un tribunale di New Delhi nel 2009, che aveva depenalizzato l’omosessualità.
A cura di D. F.
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In India la Corte Suprema ha annullato una sentenza emessa nel 2009 da un tribunale di i New Delhi, che aveva legalizzato l'omosessualità. A riferirlo è l'agenzia stampa Pti. La decisione è arrivata in seguito a numerose petizioni di associazioni religiose contrarie alla depenalizzazione del reato previsto dal Codice penale indiano, che vieta le relazioni tra adulti omosessuali consenzienti perché "contro natura". Il reato di omosessualità era stato introdotto durante l'epoca coloniale britannica. La decisione della Corte Suprema indiana era nell'aria, tanto che non più tardi di due settimane fa centinaia di attivisti per i diritti dei gay avevano manifestato nelle strade della capitale per chiedere di porre fine alle discriminazioni nei confronti dell'intera comunità Lgbt a quattro anni dal ribaltamento della legge che definiva l'omosessualità un reato. La parata si è svolta in un clima molto "carnevalesco", con canti al ritmo dei tradizionali tamburi indiani, palloncini, e bandiere arcobaleno che sventolavano e cartelli nei quali si chiedeva una vita dignitosa.

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