In migliaia in piazza in Ucraina contro Zelensky e la legge anti-corruzione: “Mobilitarsi ora è necessario”

Le piazze delle principali città ucraine si stanno riempendo nelle ultime ore. Non per chiedere la fine della guerra, oppure per sostenere le truppe impegnate contro l'invasione russa che va avanti da tre anni e mezzo. Gli ucraini sono scesi in piazza per protestare contro il colpo di spugna di Volodomyr Zelensky contro la corruzione. La legge 12414 ha cancellato l'indipendenza della Procura e l'intero ufficio anticorruzione scatenando le proteste di migliaia di giovani.
Il presidente ucraino ha firmato velocemente la proposta avanzata dal partito di maggioranza della Verchovna Rada, il parlamento ucraino, Sluha narodu (Servitore del popolo). La mobilitazione è stata immediata e spontanea. Basti ricordare che fu proprio sulla scorta delle proteste anticorruzione che Zelensky venne eletto presidente nel 2019, prima dell'invasione russa del 2022. Eppure gli ultimi 3 anni di guerra numerosi scandali avevano fatto suonare più di un campanello d'allarme coinvolgendo tutti i vertici istituzionali, la politica, la magistratura e anche le forze armate impegnate nella guerra contro i russi.
Con l'approvazione della legge, la Procura anticorruzione viene posta sotto il controllo del governo, perdendo così la sua indipendenza. I giovani ucraini non ci stanno e quella che è esplosa nelle piazze ieri potrebbe essere un fronte di protesta interna che Zelensky non si era mai trovato a fronteggiare dall'inizio dell'invasione russa, gettando più di un'ombra sul futuro politico sia del presidente che dell'attuale maggioranza di governo.
"Metodi simili a quelli di Janukoviyc, non vogliamo essere un'oligarchia"
I giovani si sono riversati nelle piazze di Leopoli, Kiev, Dnipro, complessivamente in 10 grandi città del paese si è sceso in piazza. A Leopoli e Kiev sono stati in migliaia con cartelli, striscioni e con i megafoni. Krystyna Senchenko, attivista per i diritti lgbtiq+, è scesa in piazza a Leopoli: "Siamo scesi in piazza perché siamo preoccupati dalla cancellazione dell'indipendenza della Procura anticorruzione" spiega a Fanpage.it. "La cancellazione del NABU (Ufficio Nazionale Anticorruzione dell'Ucraina) e del SAP (Procura specializzata anticorruzione) compromettono la lotta alla corruzione nel nostro paese. Come ucraini democratici stiamo provando a superare l'immagine che si ha del nostro paese, come se fosse governato da oligarchi. Mobilitarsi adesso è necessario per proteggere la nostra libertà come società civile".
A Leopoli i giovani hanno riempito la piazza nei pressi della sede del Comune con cartelli e megafoni. Quello che ha generato rabbia e indignazione è stata anche una tempistica che ha il sapore di un blitz premeditato. La legge 12414 è stata approvata immediatamente appena presentata in parlamento e subito sottoscritta dal presidente, il tutto è avvenuto il 22 luglio, giorno di chiusura del Parlamento europeo che riaprirà il 22 agosto dopo la pausa estiva, metodi che hanno richiamato l'ex presidente filo russo Janukovyic che fu cacciato dai moti di Piazza Maidan nel 2014.
"Il modo in cui la legge è stata approvata ieri ha ricordato Janukovyic e come abbia usato i suoi sporchi metodi filo-russi durante la sua presidenza: in meno di 24 ore, senza una comunicazione chiara, senza un piano ulteriore. Nel 2014, Janukovyic ha osato portare l'Ucraina sull'orlo dell'autocrazia firmando provvedimenti discutibili a favore dell'oligarchia. Oggi io ho tutti i miei più cari amici in guerra, chi fa il soldato, chi fa il paramedico, chi è un volontario, non possiamo permettere che in questo momento storico il nostro paese faccia mosse così losche" sottolinea Krystyna. "La Procura e l'Ufficio anticorruzione sono nati per un motivo molto chiaro, lottare contro i corrotti e metterli in galera. Oggi dobbiamo lottare per abrogare la legge 12414 oppure trovare una alternativa che sia sana e chiara".

Zelensky apre al compromesso: "Dobbiamo reagire a questa mossa"
Ebbene ricordare che l'Ucraina è un paese in guerra, e formalmente tutte le manifestazioni sarebbero vietate, ma nonostante questo le piazze si sono riempite. Dopo l'approvazione della legge, è arrivata la telefonata preoccupata di Ursula Von der Layen a Zelensky. È inutile negare che l'abrogazione dell'indipendenza della Procura e dell'Ufficio anticorruzione, in un paese in cui il fenomeno è una piaga che caratterizza la politica, e non solo, da anni, è un pesante passo indietro verso l'agognata adesione all'Unione Europea da parte dell'Ucraina.
Intanto però le piazze si riempiono anche oggi, con manifestazioni a Leopoli e Kiev. Stamane il presidente ha incontrato i membri chiave dell'anticorruzione, ufficialmente per "trovare un modo per collaborare ugualmente". "Zelensky ha promesso che un compromesso sarà raggiunto entro due settimane" spiega Senchenko. "Voglio credere che lui e il nostro parlamento sostengano le istituzioni che lottano contro la corruzione in Ucraina. Nonostante la guerra, io vivo qui ed è mia responsabilità, come cittadina, reagire a questi eventi deplorevoli che accadono nel parlamento".
La pressione su Zelensky è molto forte e probabilmente mai in questi anni di guerra si era trovato a fronteggiare una protesta interna così forte. L'Ucraina è ormai alla bancarotta economica di fatto, l'inflazione è alle stelle, il potere d'acquisto dei salari è ogni giorno sempre minore. Parallelamente la guerra sta portando a un numero sempre crescente di morti, oltre a una massa di sfollati interni che sono andati a ingrossare le fila dei poveri nei quartieri di periferia delle città dell'Ovest, nei campi profughi pubblici dove si fa fatica a trovare anche i soldi per garantire i pasti. Lo squillo delle proteste di piazza contro l'abolizione della Procura anticorruzione potrebbe mescolare le carte di un quadro politico interno che nel paese sembrava del tutto cristallizzato, adagiato tra le necessità di un governo di guerra e la depressione sociale della società civile e soprattutto delle giovani generazioni.