In Israele continuano aggressioni. E arriva condanna Unesco per gestione Spianata

L'ennesima aggressione in quella che ormai sta passando per l’Intifada dei coltelli è stato messo a segno contro un passante è in Israele, a una trentina di chilometri da Gerusalemme, a Beit Shemesh, da due palestinesi all'ingresso di una sinagoga. Ad affermarlo è la polizia locale secondo la quale i due aggressori sono stati feriti dalla reazione di un agente. “L’israeliano è rimasto lievemente ferito. I due aggressori sono stati neutralizzati ma a quanto pare sono ancora vivi”, ha fatto sapere il portavoce della polizia Luba Samri.

Non è stato purtroppo l’unico attentato di giornata in Israele. In Cisgiordania infatti alcuni militari sono rimasti feriti gravemente in quella che ha tutta l’aria di una imboscata palestinese in un tratto di strada fra Betlemme e Hebron. Dopo essere stati vittima da una sassaiola, sono stati costretti ad abbandonare il loro veicolo, ma sono stati subito travolti da un altro mezzo in corsa guidato da un arabo. Altri tre soldati sono rimasti feriti. Mentre a Gerusalemme due soldati sono stati assaliti vicino ad un autobus da una persona che ha cercato di prendere una delle loro armi. I soldati lo hanno colpito a morte, ritenendolo un attentatore palestinese.

Unesco condanna Israele

Nel frattempo l'Unesco ha approvato una risoluzione che condanna la gestione israeliana della Spianata delle moschee di Gerusalemme, in particolare a causa delle restrizioni alla libertà di culto nel sito, L'approvazione della risoluzione –  spiega l'emittente France24, citando fonti diplomatiche israeliane – è arrivata con 26 voti a favore, 5 contrari (tra cui Usa, Gran Bretagna e Germania) e 25 astensioni. Immediata la replica di Israele: "Risoluzione vergognosa, mira a trasformare il conflitto israelo-palestinese in uno scontro di religioni".